Il Garante precetta lo sciopero del 17 novembre, Cgil-Uil: “In piazza lo stesso”

Un post tratto dal profilo Facebook di CGIL Nazionale: in occasione della manifestazione a Torino per il blocco dei licenziamenti.
Un post tratto dal profilo Facebook di CGIL Nazionale: in occasione della manifestazione a Torino per il blocco dei licenziamenti.

MADRID. – Lo sciopero del 17 novembre, così come proclamato dalle confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato quale sciopero generale. Lo ha stabilito la Commissione di garanzia, la quale specifica che, con la decisione assunta, “non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.

La Commissione di Garanzia non ha riconosciuto motivazioni sufficienti per il riconoscimento come sciopero generale quello proclamato da Cgil e Uil, tuttavia, i sindacati hanno deciso di andare avanti con lo sciopero, nonostante la precettazione del Garante La Cgil ha pubblicato un comunicato in cui si legge: “La precettazione del Garante non ha alcuna valenza giuridica e non può impedire l’esercizio del diritto di sciopero. La Cgil, insieme alle altre organizzazioni sindacali, conferma lo sciopero del 17 novembre, per difendere il diritto di sciopero e per chiedere al governo di ascoltare le istanze dei lavoratori”.

La Lega esulta, opposizioni all’attacco

La Lega ha esultato per la decisione del Garante, affermando che il “capriccioso Landini è stato messo in castigo”. Il Partito Democratico ha espresso solidarietà ai sindacati e ha criticato la messa in discussione del diritto di sciopero, chiedendo al Garante di riferire in Parlamento.

Per Angelo Bonelli, co-portavoce Europa Verde: “I casi sono due: o il ministro Salvini lo sapeva prima ed ha creato una finta polemica per poi avere ragione, oppure la Commissione si è fatta convincere dal Governo, e questo sarebbe ancora più grave. Per evitare fraintendimenti, la Commissione chiarisca questi dubbi: perché ha consentito 7 scioperi autonomi e non il 17 di CGIL e UIL?”.

(Redazione/9colonne)