MADRID. – I costi medi annui per uno studente fuori sede superano ormai i 17mila euro e sono in costante crescita da anni. E quanto emerge dal report curato dall’Unione degli universitari e Federconsumatori, sul tema del caro studi universitario. Un report presentato stamattina alla Camera, proprio nell’imminenza del passaggio parlamentare della legge di bilancio.
“La ministra Bernini ci ha detto di essere disponibile a incontrarci per discutere di emendamenti alla legge di bilancio: speriamo che non siano parole al vento ma fatti concreti, speriamo di poterla incontrare per discutere delle tematiche che abbiamo sviscerato” afferma Camilla Piredda, coordinatrice nazionale Udu, che aggiunge: “Quello che si delinea è un quadro complessivo sul fatto che oggi studiare in Italia è appannaggio davvero dei pochi che se lo possono permettere: un costo di 17 mila euro all’anno per un fuorisede è insostenibile, e solo due anni fa noi stimavamo una cifra sui 12 mila euro. Si tratta di un incremento corposo, che necessita di un investimento strutturale per garantire a tutti il diritto allo studio, che è un diritto costituzionale”.
La coordinatrice dell’organizzazione studentesca affronta anche il tema degli sportelli di assistenza psicologica: “Purtroppo non sono in tutti gli atenei e soprattutto non sono omologati, per cui non si può affrontare un vero e proprio percorso di assistenza psicologica: per questo la nostra proposta di legge chiede un’omologazione a livello nazionale e un finanziamento con una connessione al sistema sanitario nazionale, per rendere l’accesso libero e gratuito”.
Fedez? “E’ un bene che un personaggio pubblico stia portando avanti il tema, da parte nostra abbiamo sempre denunciato che il bonus psicologo non è la soluzione, bisogna investire strutturalmente sulla salute mentale, a cui oggi vengono destinati meno del 2% dei fondi del Sistema sanitario nazionale. Il bonus rischia di finanziare ulteriormente il privato e di lasciare indietro il pubblico”.
“Studentesse e studenti hanno ragione a porre a tutti noi e alla democrazia italiana il problema della mancanza di investimenti nella legge di bilancio”. Così il deputato dem Nicola Zingaretti, che ha ospitato l’iniziativa a Montecitorio.
“È ormai chiaro – ha concluso Zingaretti – che in Italia sempre più famiglie non potranno sostenere queste spese e, se non si aumentano in maniera consistente le risorse dedicate al diritto allo studio, sempre più persone verranno espulse dal ciclo formativo e in particolare dai gradi più alti dell’istruzione. Questo vuol dire tradire l’articolo 34 della Costituzione e generare un ulteriore aumento delle diseguaglianze. Porteremo questa denuncia nelle sedi Parlamentari e combatteremo contro una destra che sta scegliendo di ignorare questa drammatica emergenza”.
(Redazione/9colonne)