CARACAS. – Nel calcio moderno, vincere è sempre più importante. Anzi, come dice una famosa frase coniata da Giampiero Boniperti: “vincere non è importante, ma è l’unica cosa che conta”. In molte partite si punta piú al risultato che al bel gioco. Ma arrivare ad avere una scia di 20 risultati utili consecutivi è frutto di un arduo lavoro durante la settimana e che vede i suoi benefici sul campo ogni fine settima.
Nella Liga Futve, c’é una squadra che é riuscita ad inanellare una scia positiva che non solo gli ha permesso mantenersi al vertice, ma anche essere una delle favorite alla vittoria finale: in caso di finale, se il campionato finisse oggi, la giocherebbe sul campo dello stadio Pueblo Nuevo di San Cristóbal.
Uno dei perni della squadra allenata dall’italo-venezuelano Eduardo Saragó é il centrocampista argentino Leandro Fioravanti. Nella sfida vinta 1 – 0 all’ultimo respiro (gol del colombiano Kevin Aladesanmi al 96esimo) contro l’Hermanos Colmenarez, uno dei migliori in campo é stato proprio il giocatore nato a Posadas (Argentina) 31 anni fa.
“Il bilancio é positivo” – dichiara in un comunicato stampa Fioravanti, aggiungendo – “Crediamo che sia stata una vittoria meritata, un premio alla perseveranza, non abbiamo mai sceso le braccia, siamo stati i dominatori della gara”.
Quella contro l’Hermanos Colmenarez, é stata l’ultima sfida della stagione regolare tra le mura dello stadio Pueblo Nuevo. Hanno assistito alla sfida vinta dai ragazzi di Saragó 20 mila spettatori.
“É stata una festa, come sempre! La presenza dei tifosi sugli spalti ci da quella carica in piú. Per noi il loro incitamento é fondamentale”.
L’ultimo ko dei “gialloneri” risale all’11 marzo, quel giorno nella sesta giornata della Liga Futve furono superati per 2 – 0 dal Metropolitanos nello stadio Olímpico. Domani ci sará il “clásico andino” contro l’Estudiantes.
L’ultima volta che il Deportivo Táchira ha realizzato una scia simile é stato nella stagione 2007 – 2008. Allora, durante il “Torneo Clausura” inanellarono una serie di risultati positivi arrivando fino in finale. Quell’anno affrontarono il Caracas: 1 – 1 nella gara d’andata nello stadio Olímpico e pareggio 0 – 0 a Pueblo Nuevo. Gli “aurinegros” vinsero il sesto scudetto grazie al gol segnato da Javier Villafraz alle falde dell’Ávila.
(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)