MADRID.- Julia Ormond, celebre protagonista di “Legends of the Fall”, ha recentemente intentato una causa contro Harvey Weinstein, accusandolo di abusi sessuali avvenuti nel 1995. Oltre a Weinstein, l’attrice britannica ha citato in giudizio anche la sua ex agenzia di rappresentanza, la Creative Artists Agency (CAA), e la Miramax, casa di produzione del produttore, nonché la Walt Disney Company, allora proprietaria di Miramax. Ormond sostiene che, dopo una cena di lavoro nel 1995, Weinstein l’abbia aggredita sessualmente nel suo appartamento a New York, all’epoca fornito dalla Miramax.
La denuncia di Ormond va oltre le accuse personali contro Weinstein. Secondo l’attrice, i suoi agenti, Kevin Huvane e Bryan Lourd, erano a conoscenza delle tendenze predatorie di Weinstein ma le hanno sconsigliato di prendere posizione contro di lui, non offrendole il supporto necessario. La CAA viene quindi accusata di negligenza e di non aver adempiuto al dovere fiduciario nei confronti della loro cliente.
La causa tocca anche Miramax e la Disney per “supervisione e gestione negligenti”, accusandole di aver chiuso un occhio sulle azioni di Weinstein. Questo caso evidenzia un ulteriore livello di complicità sistemica che ha permesso a Weinstein di perpetrare abusi per anni.
Ormond ha dichiarato che l’incidente ha avuto un impatto devastante sulla sua carriera, causandole un danno personale e professionale irreparabile. Sebbene Weinstein sia stato condannato per numerosi crimini sessuali, questa causa segna una delle rare occasioni in cui altre entità, come agenzie di talenti e case di produzione, vengono coinvolte per il loro ruolo nel facilitare o nascondere tali abusi.