Il presidente Maduro attribuisce a “mafie” colombiane l’ecocidio nell’Amazzonia

Il presidente Nicolás Maduro

CARACAS – L’ecocidio nel ·Parco Nazionale Yacapana”, conseguenza delle attività estrattive illegale, è opera delle “mafie” colombiane. Lo ha assicurato il capo dello Stato, Nicolás Maduro, nel corso della commemorazione del diciottesimo anniversario del “Comando Operativo Strategico. Il presidente della Repubblica, così, ha respinto indirettamente  ogni responsabilità che potrebbe attribuirsi al disinteresse del Governo. Ed anche quelle riconducibili alla inefficienza delle Forze Armate, nonostante le tante denunce degli abitanti della regione e di gruppi ecologisti.

Il presidente Maduro ha assicurato che si sarebbe coordinato con le autorità colombiane per combattere congiuntamente i gruppi paramilitari che operano nell’Amazzonia. Il generale Domingo Hernández Lárez, comandante operativo strategico, ha affermato che bande armate operano in Inírida, nella Colombia occidentale.

“Sono mafie colombiane quelle che hanno organizzato questo ecocidio nell’Amazzonia – ha insistito il capo dello Stato -. Distruggono la natura per arricchirsi”.

Il generale Hernández Lárez ha riferito che durante un’operazione per smantellare i campamenti di minatori illegali sono stati catturati 51 membri di bande armate colombiane e proceduto al sequestro di 11 zattere, 350 centraline elettriche, mille 675 motopompe, 484 turbine aspiranti.

Dopo aver ascoltato il resoconto dettagliato del generale, il presidente Maduro ha affermato che ora è necessario procedere alla “riforestazione e al recupero degli equilibri ecologici della regione”.

Redazione  Caracas

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