Il Partito Popolare esorta i parlamentari socialisti a rompere la disciplina di partito

Alberto Núñez Feijoo, presidente del Partido Popular

MADRID – Il Partito Popolare pare navigare in un mare di contraddizioni. Da un lato, ha organizzato un “meeting” per protestare contro una ipotetica Legge di Amnistia che sarebbe presentata da Pedro Sánchez, presidente del Governo “ad interim”, solo nel caso che la candidatura a premier di Alberto Núñez Feijóo fosse bocciata dal Parlamento. Quindi, indirettamente, il partito di destra starebbe ammettendo a priori che il suo candidato a premier non otterrà la fiducia del Parlamento. Dall’altro, si affida alla coscienza di quei socialisti contrari a scendere a patti con gli indipendentisti della Catalogna, per avere una manciata di voti, quattro appena, che gli permetterebbe di superare l’esame parlamentare.

Mentre fervono i preparativi per il “meeting” al quale i “popolari” sperano assista almeno 10mila persone, esponenti di spicco dei popolari si affannano nei loro appelli ai socialisti.

Juanma Moreno, presidente della Giunta dell’Andalusia, ha commentato che “a volte, al di là di quella che è la disciplina di partito, i militanti devono ribellarsi per non venire meno ai propri principi”

Si è fatto eco il Sindaco di Madrid, José Lui Martínez-Almeida che ha inviato i socialisti a fare “con coscienza” ciò che “più convenga al Paese”. Cuca Gamarra, numero 2 dei popolari, a più riprese e in più scenari ha insistito nel sostenere che “oggi molti socialisti si pentono d’aver votato per il Psoe e per Sánchez, perché entrambi hanno mentito loro”. Intervistata da Telecinco, si è detta convinta che se avessero saputo che “il loro voto avrebbe permesso di concedere l’amnistia” a coloro che “hanno tenuto in scacco l’ordine costituzionale” il risultato delle elezioni sarebbe stato diverso.

Dal canto suo, Alberto Núñez Feijóo ha conversato con il presidente di “Castilla-La Mancha”, Emiliano García-Page. Questi è sempre assai critico nei confronti di Sánchez ed è tra i pochi ad aver manifestato pubblicamente di non essere d’accordo con una possibile Legge di Amnistia, di cui tutti parlano meno Sánchez.

I socialisti, che assistono con sorpresa alla ressa di richiami dei dirigenti del Partito Popolare, hanno commentato con sarcasmo l’appello dei popolari che hanno definito “grottesco”.

“Un grave gesto di irresponsabilità politica” ha detto Juan Espada, segretario generale del Psoe-Andalusia mentre la ministra Raquel Sánchez lo ha considerato “un tentativo disperato”.

Redazione Madrid