MADRID. – Il Campionato di Serie A è tornato dopo la sosta per le gare delle Nazionali. E non è stato certo un turno banale. Quarta giornata all’insegna delle grandi sfide, che hanno fornito responsi inequivocabili.
L’Inter travolge il Milan: Mkhitaryan scatenato. Pioli contestato
Sabato, in uno degli anticipi, grande prestazione di un’Inter sempre più convincente, con i nerazzurri di Inzaghi che hanno travolto i dirimpettai cittadini nel derby con un umiliante 5-1, continuando la loro galoppata a punteggio pieno in vetta alla classifica. Protagonista del pomeriggio a San Siro è stato Mkhitaryan, autore di una doppietta e di una prestazione da incorniciare. Bene anche Thuram, protagonista del raddoppio nerazzurro, prima del gol di Rafael Leão che aveva illuso il Milan.
Nel secondo tempo si scatenava ancor di più, infatti, la determinazione dell’Inter, che andava ancora a segno con l’armeno e con Calhanoglu su rigore, prima del suggello di Frattesi. Una dura lezione per i rossoneri, con l’allenatore Pioli che finisce inevitabilmente sul banco degli imputati. Curiosa davvero la posizione del mister milanista, osannato una settimana prima per la vittoria di misura contro la Roma ed ora giudicato come il capro espiatorio della débâcle rossonera.
Vlahovic e Chiesa, la Juve vola e mette ko la Lazio
Nell’altro anticipo del sabato, Juventus nettamente vittoriosa contro la Lazio allo Stadium. Avvio eccellente degli uomini di Allegri, già sul 2-0 dopo venticinque minuti, grazie a due grandi gol dei due uomini più in forma dei bianconeri: Vlahovic e Chiesa. La Lazio si svegliava tardi ed approfittava di un errore difensivo dei padroni di casa per accorciare con Luis Alberto. Ma la speranza dei laziali durava non più di tre minuti, perché era ancora Vlahovic a regalare ai bianconeri il gol del definitivo 3-1.
La Juve insegue ora l’Inter in classifica, con 10 punti (solo due in meno della capolista nerazzurra). Per la Lazio, invece, è la terza sconfitta in quattro gare, con la classifica che inizia a farsi preoccupante. Nel post gara, biancocelesti in silenzio stampa, per protestare contro la decisione arbitrale di far proseguire l’azione bianconera dalla quale è poi nato il vantaggio juventino. Ma, come confermato dal Var, la palla che McKennie aveva controllato sull’out, non aveva superato (interamente) la linea del fallo laterale. Quindi, proteste ingiustificate e gol correttamente convalidato.
Il Napoli si salva, Roma forza 7
A Marassi, sempre sabato, per un’ora il Napoli è stato in balia di un Genoa che andava a mille. E che si era portato sul 2-0 grazie alle prodezze di Bani e Retegui. Nell’ultimo quarto d’ora la rimonta dei partenopei, con i gol di Raspadori e Politano. Per gli azzurri un pari che li allontana dalla vetta della classifica. Nel finale, gesto polemico di Kvaratskhelia, il quale, ancora una volta sostituito da Rudi Garcia, abbondonava il campo mostrando in modo plateale il suo disappunto.
Continua il magico momento del Lecce, uscito imbattuto da Monza (1-1) e anche quello del Frosinone, 4-2 ad un Sassuolo alla terza sconfitta su 4 incontri. Super serata della Roma all’Olimpico contro l’Empoli. I giallorossi di Mourinho travolgono sotto una valanga di reti i toscani, per un 7-0 che rimarrà negli annali della Serie A. Dybala (doppietta), Renato Sanches, un’autorete di Grassi, Cristante, Lukaku e Mancini gli autori delle reti capitoline.
Gara vibrante al Franchi, dove Gasperini ancora una volta è costretto a masticare amaro, sconfitto 3-2 dalla Fiorentina. Per l’Atalanta è già la seconda stonatura in campionato. Sotto al sole della Sardegna, Cagliari e Udinese si accontentano di un poco spettacolare 0-0, con gli isolani che ci hanno provato di più, senza tuttavia scardinare l’organizzato bunker friulano.
(Redazione/9colonne)