Clima, Ue: il consumo di sostanze anti-ozono è in calo nel 2022

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MADRID. – L’Unione Europea continua a eliminare gradualmente l’uso di sostanze chimiche dannose per lo strato dell’ozono, in linea con l’impegno assunto nell’ambito del protocollo di Montreal. Le sostanze che riducono lo strato di ozono (ODS) restano comunque ampiamente utilizzate nei refrigeranti, nei polimeri, nei prodotti farmaceutici e nei prodotti chimici agricoli.

I dati per il 2022 mostrano che il consumo di ODS nell’UE è stato in negativo (-3.623 tonnellate). Un consumo negativo di ODS significa statisticamente che una quota maggiore di queste sostanze è stata distrutta o esportata rispetto a quella prodotta o importata. I dati aggiornati vengono pubblicati dall’Agenzia europea per l’Ambiente in vista della Giornata internazionale per la preservazione dello strato di ozono, celebrata ogni anno il 16 settembre per commemorare la firma del Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono nel 1987.

Fermare l’uso di sostanze che riducono lo strato di ozono – spiega la Ue – è fondamentale per proteggere lo strato di ozono nell’atmosfera terrestre. Lo strato di ozono svolge una funzione importante poiché assorbe i raggi ultravioletti del sole, che possono rappresentare un pericolo per l’ambiente e la salute umana.

Nel 1989 è entrato in vigore il Protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono. Il suo obiettivo è proteggere lo strato di ozono stratosferico eliminando gradualmente la produzione di sostanze che distruggono lo strato di ozono (ODS).

Il protocollo copre oltre 200 singole sostanze con un elevato potenziale di riduzione dell’ozono (ODP), inclusi clorofluorocarburi (CFC), halon, tetracloruro di carbonio (CTC), 1,1,1-tricloroetano (TCA), idroclorofluorocarburi (HCFC), idrobromofluorocarburi ( HBFC), bromoclorometano (BCM) e bromuro di metile (MB), tutti indicati come “sostanze controllate”.

Gli impegni dei Paesi

Il Protocollo di Montreal è stato modificato nell’ottobre 2016, a Kigali, in Ruanda, per regolamentare gli idrofluorocarburi (HFC). Utilizzati come sostituti dei CFC, gli HFC sono potenti gas serra e la loro produzione e consumo sono cresciuti in modo significativo negli ultimi decenni. Sia i paesi sviluppati che quelli in via di sviluppo si sono impegnati a ridurre la produzione e il consumo di HFC nei prossimi tre decenni.

La Commissione Europea ha pubblicato una proposta per una revisione del regolamento UE sull’ozono nell’aprile 2022. Il nuovo regolamento consentirebbe di prevenire l’equivalente di 180 milioni di tonnellate di CO2 e 32.000 tonnellate di emissioni potenziali di riduzione dell’ozono (ODP) entro il 2050.

(Redazione/9colonne)