Schlein: “Governo investa su servizi educativi infanzia”

Alcuni bambini partecipano al centro estivo organizzato in un parco dalla scuola per l'infanzia ''In Crescendo'', Roma
Alcuni bambini partecipano al centro estivo organizzato in un parco dalla scuola per l'infanzia ''In Crescendo''. ANSA/FABIO FRUSTACI

ROMA. – Il Pd chiede al governo di rafforzare il sistema di servizi educativi per i bambini tra zero e sei anni. Lo ha detto la segretaria democratica Elly Schlein intervenendo all’iniziativa `Pianeta infanzia: investiamo sul futuro’. Il Pd, ha spiegato, intende “porre le basi per un sistema integrato da zero a 6 anni” e vuole “rimarcare urgenza nell’attuare gli obiettivi, vigilare sugli investimenti e risorse messi a disposizione dalla legge di bilancio”. Invece, “purtroppo è bastato meno di un anno a questo governo per ridurre le risorse per la fascia zero-sei”.

Schlein si sofferma in particolare sul tema dei nidi, “fondamentali: gli studi ci dimostrano che i percorsi educativi che partono prima sono più solidi, aprono maggiori opportunità”.

Peraltro, aggiunge, sono “servizi fondamentali per la conciliazione dei tempi di vita e lavoro” e bisogna sempre ricordare che “il carico di cura ricade soprattutto sulle spalle delle donne, e questo le lascia più indietro nel lavoro”. Così si può liberare “il tempo di tante donne che in assenza di quei servizi rinunciano a lavorare. Questo è un danno, un errore”.

La leader Pd cita dei dati, sottolineando che al sud e isole solo 13% dei bambini frequentano servizi educativi, mentre al nord siamo circa al 30%: “In questo modo si perpetuano anche generazionalmente le diseguaglianze.

Conclude Schlein: “Dovremmo avere come obiettivi quelli che si pone in parte il piano nazionale: : avere entro 2030 gratuità accesso ai servizi educativi per la prima infanzia per tutte le famiglie che rientrano nella fascia Isee fino a 26mila euro”.

E poi, “la previsione della diffusione dei servizi educativi per l’infanzia a copertura almeno del 50% della popolazione sotto i tre anni come Lep. Sono obiettivi su cui sollecitare il governo a continuare a lavorare”.

Bisogna “assicurare uno zoccolo duro di prestazioni, di riconoscimento dei diritti educativi come vero e proprio diritto soggettivo, assicurare un’offerta adeguata di servizi omogenea in tutto il territorio nazionale e naturalmente aumentare il personale”.

(Adm/askanews)

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