MADRID. – Il fenomeno dello street food sta vivendo un’esplosione di popolarità tra i vacanzieri, con il 70% che preferisce questa forma di ristorazione durante le vacanze estive. Questo trend sta influenzando positivamente l’economia locale e sta offrendo agli operatori del settore alimentare nuove opportunità di business.
Le sagre e le iniziative locali stanno giocando un ruolo chiave nell’attrarre i turisti verso il cibo di strada, riuscendo anche a contrastare l’effetto inflazione sui prezzi dei pasti durante la stagione estiva.
L’esplosione di popolarità dello street food può essere attribuita a diversi fattori. In primo luogo, offre ai vacanzieri un’esperienza culinaria unica, permettendo di assaporare una varietà di piatti locali preparati in modo autentico e fresco. Ciò va oltre la semplice alimentazione, diventando una vera e propria esplorazione culturale attraverso il cibo.
In secondo luogo, lo street food è spesso più accessibile dal punto di vista economico rispetto ai ristoranti tradizionali. Questo è particolarmente importante in un contesto in cui i prezzi delle vacanze e dei servizi turistici possono aumentare durante la stagione estiva.
Le sagre e le iniziative locali svolgono un ruolo cruciale nel promuovere il cibo di strada. Questi eventi non solo offrono una piacevole atmosfera di festa, ma consentono anche ai produttori locali di mostrare le loro creazioni gastronomiche a un pubblico più ampio. Ciò crea un legame diretto tra i visitatori e la cultura enogastronomica della regione.
Alla crescita del fenomeno però, secondo Coldiretti, ”si accompagna paradossalmente una preoccupante perdita del radicamento territoriale e un impoverimento della varietà dell’offerta, ma anche il rischio di uno scadimento qualitativo con preoccupanti riflessi sul piano sanitario”.
Si assiste, in particolare, ad ”una progressiva tendenza alla vendita nei centri storici di alimenti lontani dalle tradizioni gastronomiche locali, con un appiattimento e una omologazione verso il basso che distrugge le distintività.
Il risultato è che i turisti trovano da Palermo a Milano gli stessi cibi di New York, Londra o Parigi a scapito dei cibi più rappresentativi dell’identità alimentare nazionale.
Questa tendenza rappresenta un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari dei viaggiatori e un’opportunità per le comunità locali di promuovere la loro cultura culinaria in modo innovativo ed economicamente vantaggioso.