Sánchez contrario alla censura, Feijóo contro le Poste

MADRID – Pedro Sánchez contro la censura, Alberto Núñez Feijóo contro le Poste. Nel giorno di insediamento del nuovo governo dell’Estremadura, il secondo formato in coalizione da PP e Vox dopo il voto amministrativo dello scorso 28 maggio, i due principali candidati premier in Spagna hanno dedicato i loro impegni di campagna a consolidare i propri principali messaggi politici del momento. Nel frattempo, le opzioni di confermarsi alla Moncloa per la sinistra si riducono sempre più, secondo i sondaggi. I conservatori vedono il traguardo della maggioranza assoluta.

Dopo il dibattito ‘faccia a faccia’ di lunedì scorso, le posizioni di Sánchez e Feijóo appaiono sempre più segnate. Il primo ne è uscito chiaramente peggio, e ora le sue possibilità di rimontare sul rivale, dato in vantaggio dai rilevamenti demoscopici già da settimane, sembrano ulteriormente ridotte. Ma il premier uscente nonché leader socialista non si dà per vinto.

“Lo sfrontato scambio di diritti per voti tra PP e Vox ha aperto una porta che pensavamo fosse chiusa per sempre, quella della censura”, ha dichiarato in mattinata al suo arrivo alla lettura di un manifesto firmato da esponenti del mondo culturale. Il riferimento era ad alcuni episodi che hanno visto protagonisti governi locali conservatori. “Non permetteremo nessun passo indietro nella libera espressione e creazione dei nostri artisti”, ha aggiunto.

Una linea, quella di denunciare insistentemente “i passi indietro” che provocherebbe un eventuale governo nazionale di PP e Vox già portata avanti in precedenza al ‘faccia a faccia’.

Da parte sua, in un’intervista rilasciata a Onda Cero Feijóo è invece tornato su un argomento già espresso il giorno prima, e cioè quello della preoccupazione per l’andamento delle operazioni di votazione per corrispondenza, affidate alle Poste (azienda pubblica).

“La direzione delle Poste secondo me è incompetente”, ha sostenuto, insistendo nel gettare dubbi sull’efficienza del dispositivo predisposto a tal fine. Perché “a pochi giorni dalla scadenza”, ha detto, “‘c’è ancora un milione di persone che attende il proprio voto”

Feijóo ha anche di nuovo ricordato di esser stato a capo delle Poste, attaccando esplicitamente l’operato degli attuali dirigenti. L’unica garanzia sul fatto che i voti possano arrivare in tempo sono i postini”, ha anche detto, ribadendo un messaggio già espresso ieri.

Nel frattempo, la leader di Sumar Yolanda Díaz ha insistito nell’attaccare il leader popolare per una controversia del passato, legata a una foto datata 1995 insieme a Marcial Dorado, condannato anni dopo per narcotraffico. “Votate per la dignità, perché le amicizie di Feijóo sono quelle che erano con Marcial Dorado mentre (…) le madri e le persone combattevano contro la droga”, ha detto in un comizio, secondo quanto riportato da media iberici.

Mentre il leader di Vox, Santiago Abascal, ha voluto mandare un messaggio a Feijóo, ricordandogli che “per governare da soli con la maggioranza assoluta servono 176 seggi”.

Redazione Madrid

Lascia un commento