ROMA. – “È importante favorire l’immigrazione legale, come stiamo facendo attraverso il decreto flussi” a maggior ragione perché “non vogliamo diventare il punto di raccolta di tutti coloro che vogliono andare via dall’Africa in maniera illegale”.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, all’indomani del varo del Consiglio dei ministri del nuovo decreto flussi, a Morning News torna sulla questione migratoria, marcando la distinzione tra immigrazione irregolare e legale. Ieri sera il Cdm ha infatti predisposto, per il triennio 2023 – 2025, la possibilità di complessivi 452mila ingressi nuovi, rispetto a un fabbisogno rilevato di 833mila unità.
Tra le nuove professionalità che potranno essere richieste, insieme a elettricisti e idraulici, una quota specifica viene riattivata per gli addetti ai settori dell’assistenza familiare e socio-sanitaria. Inoltre, il governo ha rilevato un particolare fabbisogno di lavoratori per il trasporto passeggeri con autobus e per la pesca, che vengono aggiunti.
Si confermano per il lavoro autonomo e subordinato non stagionale i settori dell’autotrasporto merci per conto terzi, dell’edilizia, turistico-alberghiero, della meccanica, delle telecomunicazioni, dell’alimentare, della cantieristica navale; per il lavoro subordinato stagionale i settori agricolo e turistico-alberghiero.
Quote per agricoltura e turismo
Nell’ambito delle quote per l’agricoltura e per il turismo, invece, si riservano specifiche quote per i lavoratori provenienti da Paesi di origine o di transito che sottoscrivono accordi per facilitare la migrazione regolare e contrastare quella irregolare – sulla scorta di quanto riaffermato da Tajani – e le cui istanze di nulla osta all’ingresso in Italia per lavoro stagionale, anche pluriennale, siano presentate dalle organizzazioni di lavoro indicate nel decreto e maggiormente rappresentative a livello nazionale.
Tali organizzazioni assumono l’impegno a sovraintendere alla conclusione del procedimento di assunzione dei lavoratori fino alla effettiva sottoscrizione dei contratti di lavoro, comprese le comunicazioni obbligatorie.
Soddisfatta, per quanto riguarda la quota di ingressi destinata al comparto agricolo, la Coldiretti, dopo l’overbooking delle domande di ingresso per lavoro stagionale fatto registrare a marzo nel click day del primo Dpcm.
“Una risposta importante con le grandi campagne di raccolta estive di frutta e verdura in atto e nell’imminenza anche della stagione della vendemmia con la necessità di assicurare certezze alle imprese sulla effettiva disponibilità di manodopera” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare l’esigenza che “la pubblicazione del decreto flussi aggiuntivo, sia immediata con la concessione delle relative quote partendo dalle domande già presentate dalle Associazioni firmatarie del protocollo del 3 agosto 2022”.
(Redazione/9colonne)