La Regione Lazio ritira il patrocinio al Roma Pride: “Toni e propositi inappropriati” 

Nella foto d'archivio la bandiera multicolore in un Roma Gay Pride
Nella foto d'archivio la bandiera multicolore in un Roma Gay Pride. ANSA/ GIORGIO ONORATI

ROMA. – La Regione Lazio ha revocato il patrocinio alla manifestazione Roma Pride 2023 scatenando le polemiche. “La decisione si è resa necessaria e inevitabile a seguito delle affermazioni, dei toni e dei propositi contenuti nel manifesto dell’evento intitolato ‘Queeresistenza’, consultabile pubblicamente sul sito della kermesse. Tali affermazioni – fa sapere la Regione – violano le condizioni esplicitamente richieste per la concessione del patrocinio precedentemente accordato in buona fede da parte di Regione Lazio”.

“Io non posso accostare la Regione Lazio a chi rivendica la pratica della gestazione per altri in maniera così netta, come primo pensiero, nel momento in cui abbiamo ancora la comunità Lgbtq che viene perseguitata in alcuni paesi. Dobbiamo fare passi in avanti sui diritti civili, ci sarebbe tantissimo da discutere, e questa è la prima dichiarazione che rilascia il portavoce del Pride Colamarino. Se non è una provocazione, quella è una strumentalizzazione e io non posso accettare che la Regione Lazio venga strumentalizzata”, ha detto Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio, ad Agorà (Rai3).

Giunta la notizia del ritiro del patrocinio da parte delle Regione (mentre rimane quello del Comune di Roma), il portavoce di Pro Vita & Famiglia torna a parlare, manifestando tutta la propria soddisfazione: “Auspichiamo che non si ripetano più errori che potrebbero costar caro in termini di salute, benessere e rispetto dei diritti di donne, bambini, adolescenti e delle famiglie italiane. Da parte nostra continueremo a monitorare attentamente ogni atto amministrativo e politico della giunta presieduta da Rocca perché non sia mai veicolo dell’ideologia gender e LGBT” sottolinea Jacopo Coghe.

Le reazioni 

Veemente la replica del portavoce del Roma Pride, Mario Colamarino: “Il neo Governatore della Regione Lazio Francesco Rocca paga il debito elettorale a Pro Vita e ritira il patrocinio concesso con delle motivazioni pretestuose dato che la Regione Lazio conosceva le rivendicazioni e i contenuti politici della manifestazione. Siamo ormai alla farsa ‘Pro Vita ordina e la politica esegue’ –

Con l’ironia che ci contraddistingue ringraziamo Pro vita per averci offerto un servizio di ufficio stampa gratuito. Grazie a loro siamo certo che sabato 10 giugno alla grande parata che partirà da Piazza della Repubblica alle ore 15.00 ci sarà una folla oceanica che crede nei diritti, nell’uguaglianza e nella laicità”.

Anche Alessandro Zan, padre della legge sull’omotransfobia mai approvata dal Parlamento, sottolinea su Facebook “una schizofrenia di odio e discriminazione che la destra vuole diffondere usando le istituzioni. Non permetteremo che continui questa crociata contro la cittadinanza lgbtqia+.”

(Redazione/9colonne)

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