Sindaco Bucci: “Genova ha bisogno di immigranti”

Il sindaco di Genova, Marco Bucci

MADRID – “Genova vive un momento di forte crescita economica. Cresce tutto: dall’occupazione al Prodotto Interno Lordo, dai posti di lavoro alle aziende. Lo scorso anno non siamo riusciti a coprire circa 5mila posti di lavoro. Benediciamo le persone che vengono da noi a lavorare. Ho già parlato con i vari Consoli genovesi in Sud e Nord America e in alcune nazioni europee. Vorremmo che venissero persone con determinate professionalità”. Controcorrente. In Italia, c’e chi guarda l’emigrante con diffidenza e spesso la percepisce come una minaccia. Il Sindaco di Genova, Marco Bucci, è di tutt’altra idea. Forse perché egli stesso lo è stato in passato, considera l’emigrante una ricchezza, un valore aggiunto che permette alla sua città di continuare a crescere.

Bucci ha risposto alle nostre domande nel corso di un incontro con la stampa italiana in Spagna, al quale hanno partecipato i colleghi Lucrezia Clemente, Francesco Rodella e Victor Botta rispettivamente delle agenzie Lapresse, Ansa e Nova. Hanno assistito anche l’Ambasciatore Giuseppe Buccino Grimaldi, il presidente della Camera di Commercio Italiana per la Spagna, Marco Pizzi, e i membri della delegazione che hanno accompagnato il primo cittadino di Genova.

– Quali sono le professioni più richieste? 

– Ingegneri – ha risposto immediatamente – Abbiamo grande necessità di ingegneri meccanici ed elettrici, anche di softwaristi. In particolare, abbiamo bisogno di saldatori. Ce n’è una necessità enorme. Genova ha cantieri navali, cantieri infrastrutturali, cantieri d’ogni tipo.

Dopo aver spiegato che l’uso del cemento armato è stato superato da quello dell’acciaio, poiché è questo ormai con cui si costruisce ogni sorta di struttura, ha aggiunto che a Genova si ha anche una grossa carenza di professionisti nell’area del turismo.

– Cuochi, camerieri e personale per le nostre strutture alberghiere… In città si organizzano tantissime attività orientate al turismo. Quindi, c’è bisogno di personale. Vorremmo che fossero tante le persone che venissero da noi a lavorare. Riteniamo l’immigrazione assai importante. Diamo un grosso valore a questo aspetto.

Genova è la sede dell’Istituto Italiano di Tecnologia, uno dei più prestigiosi d’Italia, i cui ricercatori operano in particolare nell’ambito delle nanotecnologie e della robotica. È per questo che abbiamo chiesto:

Il Sindaco Bucci e l’Ambasciatore Buccino

– Nell’ambito di professioni più specialistiche che possibilità di lavoro offre Genova? Ad esempio, che possibilità d’impiego offre nelle aree collegate all’alta tecnologia, alla nanotecnologia, al mondo digitale e all’Intelligenza artificiale?

– A Genova osserviamo un fenomeno interessante. Nel campo della digitalizzazione stanno arrivando i cavi Internet sottomarini – ha osservato -. Genova è il porto di mare più vicino al centro d’Europa. Per esempio, se esaminiamo la carta geografica, per i cittadini svizzeri, Genova è la località di mare più vicina. Sembra strano, ma è così. Lo hanno capito e per questo, adesso, stanno portando i cavi a Genova. Ovviamente, un cavo sott’acqua viene a costare molto meno di quello sottoterra. Pensate ad un porto che in passato portava beni. Coi beni arrivavano le persone e con le persone le diverse culture. Per questo, Genova è una città multiculturale. Oggi non ci sono più unicamente beni, persone e cultura. Oggi,  ci sono anche i “dati”. Sono il nuovo “business” dei porti. Ma i “dati” devono essere trasformati. Da qui la presenza, ora, di aziende importanti come Google e Facebook. Parliamo di altissima tecnologia.

– Imprenditorialità italiana in Spagna. Quali prodotti pensate di poter offrire? C’è possibilità di joint ventures…

Bucci ha spiegato che “lo sviluppo della città di Genova oggi va in tre direzioni: logistico portuale, alta tecnologia e turismo”

– La prima – ha affermato – è  quella logistico-portuale. Non è solo il porto, quindi, ma anche la logistica associata alla “blue economy.” Non serve ricevere tutta la merce se poi questa non raggiunge la destinazione finale.

Il Sindaco Bucci, l’Ambasciatore Buccino e il presidente della CCIS, Marco Pizzi

La seconda, ha spiegato, è l’alta tecnologia. La  ritiene assai importante. Con orgoglio ha raccontato che “il primo browser italiano fu costruito a Genova da quattro ragazzi” per poi sottolineare che “la città ha sempre avuto una grande capacità tecnologica”

–  Per quanto riguarda la “blue economy” – ha aggiunto -, parliamo soprattutto di cantieri navali, capacità organizzative, logistica per portare i materiali “in-out”.

A suo avviso l’impatto della digitalizzazione dovrà essere molto più elevato di quanto lo è oggi. È per questo che, ha assicurato, Genova sta “investendo per poter non solo usare ma anche esportare a tutti gli altri nodi logistici, una piattaforma digitale”.

– La terza direzione, è il turismo. Per noi – ha detto – è una componente fondamentale. Lo è soprattutto il turismo di media e alta fascia

La missione in Spagna

Rispondendo poi alle domande dei colleghi delle agenzie Ansa e Lapresse, il Sindaco Bucci ha spiegato che l’obiettivo della sua missione in Spagna, che ha coinciso con la Festa della Repubblica, è stato quello di promuovere l’internazionalizzazione della città. E, come ha tenuto a sottolineare, lo ha voluto fare cominciando dalla Spagna, con la quale la sua città ha legami storici importanti. Bucci, poi, ha fatto notare l’importanza economica e geopolitica del porto, alla base del corridoio “Reno-Alpi”. Cioè “del corridoio che va da Rotterdam fino a Genova attraverso quattro grandi valici”.

– Stiamo facendo investimenti importanti, oltre 7 miliardi di euro – ha precisato -, sulle infrastrutture a partire dal terzo valico. Si tratta di un tunnel di 50 km che ci consente di accelerare il percorso.

Ha poi parlato di desalinizzazione e della responsabilità delle città di mare nella lotta contro la siccità.

L’incontro con aziende locali

Oltre 70 aziende locali, alcune anche italiane. È a loro che il Sindaco Bucci, nel corso di un incontro co-organizzato dall’Ambasciata d’Italia a Madrid, dall’Ufficio ICE e dalla Camera di Commercio e Industria italiana per la Spagna, ha spiegato gli obiettivi dello sviluppo della sua città che, essendo un porto di mare è abituata storicamente all’interscambio commerciale. Il primo cittadino di Genova, come aveva già fatto rispondendo ad una domanda del nostro Giornale nel corso dell’incontro con la stampa italiana, ha illustrato agli imprenditori le tre direzioni fondamentali dello sviluppo della città (logistico-portuale, alta tecnologia e turismo) per poi assicurare che una particolare attenzione è rivolta anche alla promozione di Genova per i grandi eventi sportivi di richiamo, a partire dal “The Ocean Race Genova The Grand Finale”, che considera “l’Everest per la vela”.

Ha parlato anche del “ciclo dell’acqua” e dell’importanza dell’impiego dei dissalatori “con soluzioni ambientali sostenibili”. La presentazione tecnica è stata affidata al consigliere delegato ai Nuovi Investimenti Aziendali Davide Falteri.

Dopo l’incontro con l’imprenditorialità locale, la delegazione genovese, presieduta dal Sindaco Marco Bucci, accompagnata dall’Ambasciatore d’Italia, Giuseppe Buccino Grimaldi, si è recata al Senato spagnolo, dove è stata ricevuta dalla vicepresidente Maria Cristina Narbona Ruiz.

La visita istituzionale, organizzata dall’“ambasciatore di Genova nel mondo”, Aldo Olcese Santoja,  ha avuto il suo momento culminante nella cerimonia relativa al ritratto del Doge Federico De Franchi della Repubblica aristocratica ligure. Il ritratto, conservato nella sala d’attesa del presidente del Senato spagnolo, è rimasto a lungo nell’anonimato. A dare un nome al ritratto del Doge è stata Anna Orlando, storica dell’arte, dopo un confronto con un dipinto di una collezione privata genovese, dove lo stesso Doge è raffigurato a mezzo busto.

Un momento della cerimonia nel Senato.

Nel corso della cerimonia, l’Ambasciatore Buccino ha sottolineato come “nei secoli, tra la ‘Superba’ – come fu definita Genova dal Petrarca – e Spagna si sono sviluppati vincoli indissolubili di grande portata: dalle tradizioni marinaie fino alle relazioni politiche e militari”.

– Ciò che ci ha unito, e tutt’ora oggi ci unisce – ha detto l’Ambasciatore Buccino -, è senz’altro la comune appartenenza al Mar Mediterraneo, il “Mare Nostrum” culla della civiltà e luogo privilegiato di contatti e di interscambi culturali. L’amicizia tra Spagna e Italia si consolida, di fatto, anche attraverso la riscoperta del passato e dei valori che condividiamo, espressione delle civiltà mediterranee orientali verso un destino comune nell’ambito europeo.

Dal canto suo, il Sindaco Bucci ha ricordato che “la storia di Genova è legata a doppio filo a quella della Spagna, in particolare dal 1528, quando Andrea Doria strinse con Carlo V d’Asburgo un vero e proprio ‘gentlemen’s agreement’, costituendo la città ligure”.

– Ma non furono solo i rapporti diplomatici, politici ed economici a tessere una fitta rete di relazioni tra queste straordinarie culture del Mediterraneo – ha detto -: l’arte, la musica, la comune passione per la cultura furono i campi degli scambi e dei dialoghi durati secoli.

La Vicepresidente del Senato, Cristina Narbona Ruiz, che è presidente del “Gruppo dell’Amicizia Spagna e Italia”, ha affermato che non c’era un’occasione migliore per l’incontro “che la celebrazione della Festa della Repubblica Italiana il 2 giugno”. Quindi, ha ringraziato il Sindaco Bucci, senza il cui sostegno probabilmente il ritratto del Doge sarebbe rimasto senza nome.

La missione genovese era iniziata nell’Istituto Italiano di Cultura di Madrid con la presentazione di un breve documentario su Genova e la proiezione del film “Giorni e Nuvole”, diretto da Silvio Soldini.

Mauro Bafile

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