Feijóo: “O Sánchez o la Spagna”. E intanto Sumar si costituisce come partito

MADRID — “O Sánchez o la Spagna”. È questa, secondo il leader popolare Alberto Núñez Feijóo, la scelta a cui saranno chiamati i cittadini alle prossime elezioni generali, che si terranno domenica 23 luglio per la scelta a sorpresa dell’attuale premier di anticiparle di sei mesi rispetto alla data prevista. Dopo il successo del centrodestra alle amministrative di domenica, il capo dell’opposizione si vede già proiettato sulla strada per la Moncloa. “La Spagna ha parlato forte e chiaro, mostrando volontà di abrogare il sanchismo”, ha detto oggi parlando ai principali dirigenti della propria formazione. Nel frattempo, il movimento progressista Sumar, lanciato nei mesi scorsi dalla vicepremier Yolanda Díaz, ha reso noto di essersi costituito come partito politico in vista del voto.

A due giorni dallo scossone provocato dall’ultima tornata elettorale, per i partiti spagnoli oggi è stato di tempo di fare il punto della situazione prima di lanciarsi nella prossima, imminente, campagna. Le idee più chiare sembrano averle i popolari, con il loro leader che si dice pronto a sostenere la sfida. “Il nostro progetto è ciò di cui ha bisogno la Spagna. Invito tutti voi a lavorare in favore di un cambiamento, indiscutibile e netto, e mi metto a vostra disposizione per renderlo possibile come candidato premier”, ha detto Feijóo nel corso della giunta direttiva nazionale del suo partito.

Anche la strategia iniziale appare delineata. “Abbiamo un’opportunità storica per concentrare tutti i voti nel Partito Popolare, come strumento utile per battere Sánchez”, ha aggiunto. D’altro canto, almeno in pubblico il leader popolare ha preferito glissare su eventuali accordi territoriali con gli ultraconservatori di Vox in regioni e comuni in cui il suo partito è prima forza ma senza maggioranza assoluta.

La fase di pretattica è intanto già partita anche dalle parti della formazione di Santiago Abascal. “Vox non regalerà voti al Partito Popolare”, ha detto a Tve il segretario generale del partito di ultradestra, Ignacio Garrido. “Ora non è momento di esigenze, ma abbiamo ben chiari gli impegni presi con i nostri elettori”, ha aggiunto.

Momento di riflessione, intanto, per il Partito Socialista di Sánchez, domenica uscito pesantemente sconfitto in diversi territori del Paese. Ma in vista del 23 luglio, si pensa già a come risalire la china. “È molto importante non sottrarre valore alla democrazia e mobilitarci più di quanto fatto nell’ultima occasione”, sosteneva in giornata su La Sexta la ministra portavoce del governo Isabel Rodríguez.

Da parte sua, anche Sumar oggi ha offerto novità sui propri piani. “Siamo pronti per le elezioni. Abbiamo costituito un partito strumentale come nucleo cittadino del progetto, per poterci candidare con le garanzie necessarie”, ha annunciato il movimento lanciato da Díaz. Il primo obiettivo è quello di ottenere quell’unità delle formazioni alla sinistra dei socialisti finora apparsa come una chimera. “Avanziamo in una confluenza con tutti coloro che condividono questo orizzonte di Paese”, si legge in una nota della formazione, “vogliamo Yolanda Díaz premier”.

L’incognita principale resta legata a quali potrebbero essere i rapporti politici con Podemos, dopo che negli ultimi mesi sono emerse divergenze tra la vicepremier e la leadership di questo partito. Per formare un’eventuale coalizione, i due progetti hanno tempo 10 giorni, secondo le scadenze previste dalla legge elettorale.

Dopo l’ennesima disfatta nelle urne, intanto, i liberali di Ciudadanos hanno annunciato la decisione di non partecipare alle elezioni generali del 23 luglio. “In questo momento, gli spagnoli non ci vedono come una forza politica trasformatrice”, ha sostenuto il segretario generale della formazione, Adrián Vázquez Lázara. Il partito, tuttavia, non si dà per vinto. “Non ci arrendiamo, sappiamo che oggi come oggi non c’è spazio elettorale, ma sì uno spazio politico per le idee di centro”, ha aggiunto Vázquez.

Per ora, ha poi precisato, la decisione della leadership di Ciudadanos è di rispettare la libertà di scelta elettorale degli iscritti in occasione delle prossime politiche.

Redazione Madrid