Juve-FIGC, ok al patteggiamento: solo una multa per il caso stipendi

Nella foto d'archivio Maurizio Arrivabene, Pavel Nedved, Andrea Agnelli e Federico Cherubini presso allianz stadium, Torino, 30 novembrer 2021.ANSA/ALESSANDRO DI MARCO

MADRID. – Nessuna penalizzazione ulteriore, ma una multa da 718mila euro. Si chiude così, con l’accettazione del patteggiamento richiesto dalla Juventus da parte dal Tribunale federale nazionale – Sezione disciplinare, il cosiddetto ‘caso stipendi’. Il dispositivo, oltre a quella per la società bianconera, prevede ammende sotto ai 50mila euro anche per Fabio Paratici, Pavel Nedved e gli altri allora dirigenti coinvolti nell’inchiesta.

Condizione per il patteggiamento è stata la rinuncia alla impugnazione della decisione della Corte Federale dello scorso 22 maggio, con la quale la Juventus era stata penalizzata di 10 punti a valere sulla classifica del campionato in corso per l’altro filone di inchiesta, quello sulle plusvalenze, e della decisione del Collegio di Garanzia del CONI dello scorso 20 aprile.

In una nota, la Juventus spiega che “pur ribadendo la correttezza del proprio operato e la fondatezza delle proprie argomentazioni difensive” ha ritenuto di accedere al patteggiamento “nel miglior interesse della Società stessa, dei suoi azionisti e di tutti gli stakeholders (sia appartenenti al mondo dello sport che non).

La definizione di tutti i procedimenti sportivi FIGC aperti consente infatti alla società di conseguire un risultato certo, mettendo un punto fermo e superando lo stato di tensione e instabilità che inevitabilmente discenderebbe dalla prosecuzione di contenziosi incerti negli esiti e nei tempi, permettendo inoltre al management, all’allenatore della Prima Squadra e ai giocatori di concentrarsi sull’attività sportiva ed in particolare sulla programmazione complessiva della prossima stagione (sia con riferimento alle attività sportive che per quanto attiene ai rapporti di business con gli sponsor, le altre controparti commerciali e quelle finanziarie)”.

Soddisfatto anche il presidente della Figc Gabriele Gravina: “C’è un momento per la verifica, gli accertamenti e i giudizi ma anche uno per decidere e guardare al futuro con maggiore serenità, un momento per pensare alla progettualità, il tutto nel rispetto delle regole. Quest’ultimo atto è previsto dalle nostre norme, dal codice di giustizia sportiva, auspicabile e condiviso. Credo sia il risultato più bello per il calcio italiano l’aver trovato un momento di serenità”.

(Redazione/9colonne)