Feijóo vede la Spagna “pronta al cambiamento”, Díaz accetta “la sfida” delle elezioni

El presidente del PP, Alberto Núñez Feijóo, y la presidenta de la Comunidad de Madrid, Isabel Díaz Ayuso

MADRID — Una Spagna “pronta al cambiamento”. Ne sono convinte diverse figure di primo piano del Partito Popolare spagnolo, raggianti dopo i risultati delle amministrative e comunali di ieri e, almeno nelle dichiarazioni, per nulla intimorite dalla decisione del premier Pedro Sánchez di anticipare a luglio le elezioni generali. “Il Paese vuole cambiare pagina”, ha sostenuto il leader nazionale dei conservatori, Alberto Núñez Feijóo, “è il momento di lasciarci alle spalle cinque anni da dimenticare”. Nel frattempo, ma in tutt’altro quadro politico, anche la vicepremier Yolanda Díaz si dice preparata. “Lavoriamo per vincere”, ha affermato in riferimento al suo movimento Sumar.

La convocazione alle urne di Sánchez ha colto i più di sorpresa. Ma le reazioni politiche alla notizia del giorno non si sono fatte aspettare. “Accetto la sfida”, ha twittato quasi subito Yolanda Díaz, aggiungendo che “il messaggio ricevuto ieri sera è stato molto chiaro” e che “le cose vanno fatte diversamente, senza distrazioni”. “Contro la Spagna nera di Feijóo (leader del Partito Popolare), andiamo a vincere. La gente ci sta aspettando”, ha anche detto.

Rapida anche la reazione della governatrice ad interim madrilena Isabel Díaz Ayuso, una delle grandi trionfatrici della nottata elettorale di ieri grazie all’ottenimento della maggioranza assoluta per un terzo mandato nella regione della capitale. “Sánchez è in un vicolo cieco”, ha commentato nel corso di un’intervista rilasciata a Telemadrid, “la sua è una resa”.

Poco dopo le ore 13, a pronunciarsi è stato anche il leader di Vox Santiago Abascal, che punta a influire con la sua formazione sulla costituzione e direzione di diversi governi territoriali incamminati verso un controllo del Partito Popolare. “Quanto prima riusciremo a far sì che il Parlamento assomigli alla società spagnola, meglio sarà”, ha detto, “finalmente si restituirà la parola agli spagnoli dopo quattro anni di bugie”.

Tra i principali leader, l’ultimo a parlare è stato Feijóo: il popolare ha chiesto agli spagnoli di sostenerlo alle prossime politiche con “una maggioranza chiara e incontestabile”, in modo tale da dare vita a quel “cammino di rinnovamento ormai inarrestabile” che secondo il suo partito è chiaramente invocato dai cittadini.

Sia ad Abascal sia a Feijóo, i cronisti hanno chiesto se avessero già parlato di eventuali patti post-elettorali tra Pp e Vox nei territori in cui hanno ottenuto la maggioranza. “Oggi non è il giorno delle esigenze o degli ultimatum”, ha detto il primo, “è il giorno per sapere se dall’altro lato troveremo rispetto, lungimiranza, responsabilità e patriottismo”.

Il leader popolare, da parte sua, si è limitato a dire che “dovranno essere fatte analisi da parte delle delegazioni territoriali”, in modo tale da “rispettare le competenze di ciascuno e la realtà delle urne”. Feijóo ha anche rivelato di essersi sentito al telefono con il numero 1 di Vox per scambiarsi reciproche congratulazioni rispetto ai risultati di ieri.

Redazione Madrid

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