28M: campagna elettorale scossa da inchieste e accuse incrociate su frodi

MADRID — Albudeite, Villalba del Alcor, Bigastro, Mojácar, La Gomera, Melilla. Nelle ultime ore, notizie di indagini su presunti tentativi di frodi elettorali in diverse località spagnole e accuse incrociate tra partiti a riguardo hanno scosso la campagna elettorale in vista delle amministrative e comunali di domenica. Nel mirino degli inquirenti ci sono operazioni sospette con cui formazioni politiche avrebbero cercato di ottenere irregolarmente voti emessi dai cittadini per corrispondenza. Tra gli accusati ci sono anche alcuni esponenti locali del Partito Socialista (PSOE) del premier Pedro Sánchez.

Il caso più recente tra quelli riportati dai media iberici è quello dell’arresto di 13 persone ad Albudeite, piccola località della regione di Murcia: l’accusa è di aver tentato di “comprare” voti emessi per corrispondenza. Tra i fermati, che stando a RTVE sono tutti rilasciati nel pomeriggio dopo esser stati interrogati, ci sono anche anche la candidata sindaca socialista, Isabel Peñalver e altre persone legate a questa formazione.

Questo episodio segue di sole 24 ore circa quello di Mojácar (Almería), dove sono stati arrestate per motivi simili altre sette persone, tra cui due candidati nella lista del PSOE.

Mentre dal Partito Popolare si sono levate più voci per esigere ai socialisti “responsabilità” su questi fatti, la formazione di Sánchez ha assicurato massima accuratezza nel castigare eventuali autori di irregolarità, e poi è passata al contrattacco: nel giro di poche ore, da parte di questo partito sono arrivate denunce per richiamare l’attenzione dei giudici su presunti tentativi di frode che sarebbero stati commessi dagli avversari in diverse località. Accuse negate da chi le ha ricevute.

Nei giorni scorsi, la vicenda più eclatante riguardo possibili irregolarità elettorali era stata riportata dall’enclave di Melilla, dove è stata denunciata l’esistenze di articolate e radicate reti illegali specializzate nel procacciare illegittimamente voti per diversi partiti. Due giorni fa, per questi fatti sono state fermate almeno nove persone, tra cui un assessore della città, esponente del partito locale Coalición por Melilla e già allontanato dall’incarico.

Ora, la preoccupazione per possibili irregolarità nel processo pre-elettorale sembra estendersi a macchia d’olio. Pur se, al momento, il numero di voti potenzialmente implicati non è parso particolarmente ingente, visto che sono per lo più implicate piccole località.

In ogni caso, il dibattito politico della giornata è stato fortemente influenzato dall’argomento, su cui sono arrivate parole esplicite dal leader del Partito Popolare Alberto Núñez Feijóo. “Sánchez deve dare spiegazioni sul presunto acquisto di voti per avvantaggiare il PSOE”, ha detto.

Da parte sua, il premier ha preferito un più basso profilo. “La destra non smetterà di insultare, offendere e cercare di confondere le acque”, si è limitato a dire.

Redazione Madrid

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