Senato: ok unanime al ddl sul centenario della morte di Matteotti

Con 158 voti favorevoli e all'unanimità l'Aula del Senato ha approvato il disegno di legge sulle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Matteotti, previsto l'anno prossimo, 23 maggio 2023. Passerà alla Camera per l'ok definitivo. ANSA/ANGELO CARCONI

ROMA. – L’aula del Senato ha approvato all’unanimità (con 158 sì) il disegno di legge sulle celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Matteotti, a prima firma della senatrice a vita Liliana Segre. Il testo, che già un anno era stato licenziato da Palazzo Madama sempre all’unanimità (per poi restare in standby con la fine anticipata della legislatura) e che ora passa all’esame della Camera, vede cofirmatari i senatori a vita Giorgio Napolitano, Elena Cattaneo, Mario Monti, Renzo Piano e Carlo Rubbia.

“Il 10 giugno 1924 è una data che reca una macchia indelebile nella nostra storia e che andrebbe impressa sul muro di ogni municipio della nostra Repubblica come data sacra, come la definì Sandro Pertini – ha ricordato in aula il relatore Francesco Verducci, Pd –

Nel pomeriggio del 10 giugno 1924 Matteotti esce dalla casa dove vive, con la moglie Velia e i loro tre bambini piccoli. Dopo pochi metri viene circondato e assalito; dopo una furiosa colluttazione viene rapito all’interno di una Lancia K e lì assassinato con una coltellata al cuore. Gli aggressori appartenevano alla cosiddetta Ceka o banda del Viminale, polizia segreta che era alle dirette dipendenze di Mussolini, presidente del Consiglio e anche ministro degli interni.

Matteotti, deputato e capo socialista, pochi giorni prima, il 30 maggio, nell’Aula della Camera aveva pronunciato un discorso di condanna senza appello del fascismo, di denuncia dei brogli elettorali, della corruzione e della violenza squadrista come essenza stessa del fascismo” ricorda ancora Verducci in aula.

“Matteotti – sottolinea il senatore dem – è deputato tra i più autorevoli in patria ed è studioso, intellettuale e politico molto influente anche fuori dall’Italia, nei circoli dell’Internazionale socialista, dove sarà tra i primi a parlare di Stati uniti d’Europa. Dopo il discorso del 30 maggio, Matteotti è l’emblema dell’opposizione più irriducibile al fascismo.

L’aggressione di cui sarà oggetto, fino alla morte, non è solo contro la sua persona e le idee che simboleggia, ma è l’aggressione finale del fascismo contro il Parlamento, contro la democrazia, contro le libertà civili e sociali. Per queste ragioni Matteotti è un simbolo: rappresenta il coraggio degli ideali democratici contro la tirannia e la dittatura”.

Il voto favorevole di Fratelli d’Italia

“Matteotti era un uomo della mia terra, il Polesine, e non è possibile tracciarne il profilo storico se non si tiene conto della sua provenienza – dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Bartolomeo Amidei – Matteotti fu un politico e giornalista coraggioso e sarebbe un errore relegare il suo esempio nell’alveo delle ideologie, occorre capire che con questo disegno di legge, ripreso dalla senatrice Segre che ringrazio, non si vuole soltanto commemorarne la figura ma far sì che i valori di libertà e giustizia di cui fu portatore restino per la conoscenza delle giovani generazioni al di là degli steccati partitici. Per questo motivo esprimo il voto favorevole al ddl da parte del gruppo di Fratelli d’Italia”.

(Redazione/9colonne)

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