Antimafia, Colosimo presidente: “Non ho amicizie con Ciavardini”. L’opposizione esce dall’aula

La deputata di Fratelli d'Italia, Chiara Colosimo, neoeletta presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Palazzo San Macuto, Roma, 23 maggio 2023. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

ROMA. – Chiara Colosimo è la presidente della commissione bicamerale Antimafia. La deputata di Fratelli d’Italia è stata eletta con i voti del centrodestra, ma non con quelli dell’opposizione, che anzi aveva fortemente contestato la scelta, al punto di annunciare l’uscita dall’aula al momento del voto: lo hanno fatto Partito democratico, Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle, mentre il Terzo Polo è rimasto in aula, pur non votandola. Le opposizioni hanno poi partecipato al voto per le vicepresidenze, andate a Mauro D’Attis, di Forza Italia, e Federico Cafiero De Raho, del Movimento 5 Stelle.

La partenza turbolenta della Commissione è dovuta al fatto che quella di Colosimo era una candidatura malvista dalle opposizioni per via di un presunto rapporto con l’ex Nar Luigi Ciavardini, di cui si è parlato nelle scorse settimane dopo un servizio di Report: anche i familiari delle vittime della strage di Bologna, per la quale Ciavardini è stato condannato, avevano stigmatizzato la scelta della maggioranza. Colosimo, subito dopo l’elezione di cui si è detta “molto orgogliosa”, ha spiegato che “nella mia vita hanno sempre parlato i fatti e le battaglie che ho fin qui condotto.

Con il profondo rispetto che devo ai familiari delle vittime, li invito qui. Questa è casa loro, possono venire quando vogliono, indicare le priorità”. La neo-presidente ha tenuto a sottolineare che “non ho amicizie, ho espletato nelle mie funzioni di consigliere regionale quello che mi era concesso e quello che era dovuto: incontrare persone che sono state o sono detenute.

Conosco il ‘presunto’ Ciavardini esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altra appartenenza politica perché lui è in una associazione che si occupa come da articolo 27 della Costituzione del reinserimento dei detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene”.

Le opposizioni all’attacco

Per Cafiero De Raho, uscendo dall’aula “abbiamo aderito alla voce delle associazioni dei familiari, condividendo pienamente il loro sentire”. Ora però “dobbiamo portare avanti un progetto importante, quello di diradare le nebbie sul passato ma anche sull’attualità, su come le mafie vincono gli appalti, su come il Pnnr può essere sviato”. Per Walter Verini l’elezione di Colosimo “rappresenta uno schiaffo che la commissione e questo paese non meritavano.

La commissione antimafia esiste e serve impegno, le mafie ci sono e sono pericolose, penetrano nei gangli della società e sarà nostro compito fare in modo che questa commissione non sia una occasione persa”. La neo-presidente, intanto, cui sono andate le congratulazioni di tutto il centrodestra, nel suo discorso di insediamento ha spiegato che “nella Patria di Don Pino Puglisi, sotto la guida di un Presidente della Repubblica che ha conosciuto il dolore della perdita di un fratello per mano della mafia, nessuno può sentirsi indifferente al cospetto di questa sfida. Dobbiamo scegliere, ribadire e gridare, se necessario, la radicale condanna di ogni mafia”.

(Redazione/9colonne)