La sottosegretaria alla Difesa Rauti a Madrid: “Spagna partner strategico”

Foto de Familia_FEINDEF
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MADRID — Un “partner strategico fondamentale” nel settore degli armamenti e “un partner politico fondamentale” nell’ambito dell’Unione Europea e della Nato: è così che il governo italiano considera la Spagna, secondo il messaggio di cui oggi si è fatta portatrice Isabella Rauti, sottosegretaria di Stato alla Difesa. La altresì senatrice di Fratelli d’Italia ha fatto visita in giornata a Feindef, fiera dell’industria degli armamenti in corso a Madrid. Uno degli obiettivi della sua missione, ha detto Rauti incontrando giornalisti italiani, era quello di mostrare la “volontà di rafforzare” i legami tra i due Paesi e di “collaborare” nonostante “la distanza politica dei due governi”. 

Nel corso della giornata, la sottosegretaria ha fatto visita alle cinque aziende italiane presenti alla fiera: IDV del gruppo Iveco (veicoli militari), Cristianini (prodotti anti-incendio e per la decontaminazione), Novacavi (sicurezza subacquea), Uee Italia Srl (esplosioni cibili, demilitarizzazione munizioni) e Ceia (Metaldetector). Occasione sfruttata, secondo quanto detto poi da Rauti stessa su Twitter, per ribadire come il “made in Italy” sia “sinonimo di eccellenza e garanzia di qualità”.

L’incontro con la stampa è stato poi momento utile per aggiornare la situazione rispetto alla guerra in Ucraina, anche in virtù della recente visita a Roma del presidente Volodymyr Zelensky. La sottosegretaria ha spiegato che al momento “non è all’ordine del giorno” l’approvazione di un settimo pacchetto di aiuti militari a Kiev dopo i cinque autorizzati ai tempi del governo di Mario Draghi e uno con il governo di Giorgia Meloni. Questo anche perché in realtà ancora “non tutto quello che c’è” nel sesto pacchetto è” già arrivato a destinazione”, ha aggiunto.

Ciò non esclude che il settimo pacchetto “potrebbe diventare all’ordine del giorno” nel momento in cui la guerra “dovesse prolungarsi ancora e si dovessero creare delle esigenze militari”, ha però poi precisato Rauti, che ha inoltre sottolineato come la posizione del governo italiano a favore di un “sostegno a 360 gradi” nei confronti dell’Ucraina non sia “mai stata messa in discussione” né nell’esecutivo né “all’interno della maggioranza”.

La sottosegretaria si è anche soffermata sull’ipotesi paventata dalla premier Meloni e altri esponenti della compagine governative di istituire in Italia un servizio di leva volontaria: in tal senso, ha detto, “sarà avviato” un confronto per trovare “un punto di condivisione anche con le altre forze” politiche favorevoli a questa istanza.

“L’abolizione della leva obbligatoria ha prodotto alcuni effetti che possono essere considerati positivi, ma anche qualche effetto che può essere considerato negativo”, ha poi spiegato, citando come esempio il fatto che “molte forme di impiego sono venute a mancare” e che sono state riscontrate “carenze” o problemi legati “all’allungamento della vita media”” del personale militare e “dell’invecchiamento”. Per sopperire a questi problemi, il Ministero della Difesa sta lavorando “molto” a “un nuovo modello di reclutamento” su base volontaria, ha aggiunto. 

Oltre all’industria del settore, la fiera Feindef riunisce tra oggi e venerdì a Ifema anche responsabili politici ed esperti. In tutto, quest’anno era prevista la presenza di 500 espositori e 90 delegazioni internazionali. All’inaugurazione dell’evento ha partecipato la ministra della Difesa spagnola Margarita Robles, che ha sottolineato la “volontà solida e inequivoca” della Spagna di “continuare a investire sulla Difesa”.

Francesco Rodella / Redazione Madrid