Maltempo in Emilia-Romagna: sale il bilancio dei morti, 14 fiumi esondati

In canotto in una strada di Cesena come un fiume dopo l'alluvione. EPA/MAX CAVALLARI

ROMA. – Sono almeno otto le vittime del Maltempo che ha colpito l’Emilia-Romagna, tutte in provincia di Forlì, con circa quattromila evacuati e diverse scuole chiuse. È il bilancio dopo 14 fiumi esondati, che hanno provocato anche frane e allagamenti in molte città. I disagi in tutta Italia rimangono alti, infatti, come nel caso delle tratte ferroviarie, che registrano 17 treni cancellati e una circolazione, fa sapere Trenitalia, sospesa tra Bologna e Rimini, tra Ferrara e Rimini, tra Ravenna e Faenza via Granarolo, tra Ravenna e Castelbolognese via Lugo e tra Bologna e Sasso Marconi.

In queste ore, è stato annullato anche il GP di Imola. Secondo l’organizzazione, probabilmente verrà recuperato nel 2026. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha fatto sapere di seguire costantemente l’evoluzione dell’emergenza meteo, e ha partecipato in videoconferenza a un punto del Comitato operativo della Protezione Civile direttamente da Anchorage, in Alaska, dove si trovava per uno scalo tecnico prima del G7 di Hiroshima in Giappone.

“Il governo c’è, al fianco delle popolazioni colpite e delle istituzioni sul territorio”, ha sottolineato Meloni, dando disponibilità per convocare un Cdm nel caso servano ulteriori misure d’emergenza.

Fiumi, esondazioni, frane

La situazione dei corsi d’acqua è gravissima; 14 i fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Diciannove i corsi d’acqua con superamenti del livello 3 (allarme) della soglia idrometrica in alcune stazioni di rilevamento: Savena, Lamone, Sillaro, Senio, Savio, Marecchia, Pisciatello, Marzeno, Ausa, Uso, Montone, Voltre, Rubicone, Idice, Rabbi, Ronco, Sintria, Santerno e Quaderna. Allagamenti diffusi in 23 comuni, Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant’Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione. Resta altissima l’attenzione sul versante idrogeologico dell’Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate: complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.

Mobilitazione nazionale

Già nella giornata di ieri è stato chiesto al Dipartimento nazionale di Protezione civile un rafforzamento del soccorso tecnico urgente coinvolgendo ulteriormente l’Esercito e i Vigili del fuoco per intervenire in maniera ancor più tempestiva possibile. In arrivo gli uomini del Battaglione San Marco con 26 uomini e sei gommoni. Già operativi 510 Vigili del fuoco, e altri 100 in arrivo, oltre a tre elicotteri che stanno operando da questa notte nel cesenate.

Il Comando operativo di vertice interforze (COVI) ha attivato 5 elicotteri, 9 gommoni e 6 lagunari oltre a 12 unità operative per il controllo degli argini, un aeromobile a pilotaggio remoto pronto per il monitoraggio, 7 battelli gonfiabili. In arrivo ulteriori squadre di volontari delle associazioni nazionali e delle colonne di Veneto e Lombardia.

La Capitaneria di Porto nazionale sta mettendo a disposizione 3 elicotteri, un aereo, 2 battelli e, in arrivo a Ravenna, 12 subacquei. I Carabinieri rafforzeranno il presidio sul territorio grazie a squadre antisciacallaggio e metteranno a disposizione 2 elicotteri, così come la Guardia di Finanza. La Croce Rossa Italiana sta mettendo in azione 116 volontari, e il Soccorso alpino altri 136, 12 operatori alluvionali e 3 ambulanze fuoristrada.

(Redazione/9colonne)

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