Spagna, passo indietro di sette ex Eta candidati da Bildu

Arnaldo Otegi, EH Bildu

MADRID — Retromarcia per chiudere la polemica della settimana. In mattinata è arrivato in Spagna un passo indietro invocato da molti negli ultimi giorni: sette dei candidati della formazione separatista basca Eh Bildu alle prossime comunali (28 maggio) legati in passato all’Eta hanno infatti annunciato la volontà di “ritirarsi” dalla contesa elettorale. Per rispettare quanto affermato, hanno preso l’impegno di “non accettare in nessun caso” cariche pubbliche qualora venissero eletti, visto che le loro candidature sono già state ufficializzate. La posizione di questi militanti politici legati alla sinistra indipendentista radicale basca è stata resa noto in una lettera pubblicata dalla testata Naiz. 

Il caso era scoppiato la settima scorsa, quando l’associazione basca di vittime del terrorismo Covite aveva denunciato che Eh Bildu aveva incluso 44 candidati o supplenti con condanne per appartenenza o collaborazione con l’Eta nelle proprie liste elettorali in vista del 28 maggio, nei Paesi Baschi e in Navarra. Una decisione politica che ha attirato rapidamente critiche bipartisan di molti esponenti del mondo politico, in particolare da parte della destra.

Dalle fila dei conservatori sono arrivate anche richieste di messa al bando di Eh Bildu, come quelle della governatrice di Madrid Isabel Díaz Ayuso o del partito ultranazionalista Vox. Il premier Pedro Sánchez, da parte sua, si è limitato a dire che “ci sono cose che possono essere legali, ma non sono moralmente accettabili”.

La lettera pubblicata da Naiz è firmata dai sette ex membri dell’Eta con condanne per fatti di sangue: si tratta di Jose Antonio Torre Altonaga, Asier Uribarri Benito, Lander Maruri Basagoiti, Begoña Uzkudun Etxenagusia, Jose Ramón Rojo González, Juan Carlos Arriaga Martínez y Agustín Muiños Díaz. “Non rinnegheremo ora la nostra militanza del passato né la responsabilità che ci siamo assunti con essa”, hanno scritto, aggiungendo però che “la configurazione delle liste” nelle loro località “ha raggiunto un’indubbia rilevanza pubblica”, un fatto che li “costringe, per motivi diversi, a ritirare nei limiti del possibile” le rispettive candidature.

“Con questa decisione vogliamo rivolgerci, in primo luogo, alle vittime dell’Eta e, in generale, a tutte le persone che hanno sofferto in questo conflitto, manifestando così il nostro impegno affinché né le nostre parole né le nostre azioni aggiungano mai la minima sofferenza a quella già vissuta”, hanno aggiunto. A queste parole sono seguite quelle di Arnaldo Otegi, coordinatore generale di Eh Bildu. “Applaudiamo questa decisione” ha detto, indicando che la sua formazione ha come obiettivo “percorrere un cammino per la costruzione di una convivenza democratica”.

“Oggi la vittoria è delle vittime”, ha commentato da parte sua Isabel Rodríguez, portavoce del governo spagnolo. “Per partecipare alla vita pubblica e alla normalità democratica del nostro Paese è anche necessario rispettare le vittime e riconoscere il loro dolore”. 

Il leader dell’opposizione Alberto Núñez Feijóo, invece, ha sostenuto che con la decisione annunciata oggi “vince il popolo spagnolo” e “perde” Pedro Sánchez, in quanto nella legislatura in corso ha accettato di scendere a patti con Bildu. “Vedremo se durante la campagna riusciremo a far sì che anche gli altri 37 condannati scompaiano dalle liste” di questo partito, ha aggiunto.

Redazione Madrid

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