Migranti: ancora gelo con Parigi ma la Repubblica Ceca sta con Meloni

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha incontrato il Primo Ministro del Governo della Repubblica Ceca, Petr Fiala, a Villa Kramář. (Ufficio Stampa)

ROMA. – Nuovo round nel match di pugilato tra Francia e Italia sulla questione migranti. Dopo l’incidente diplomatico della scorsa settimana, che aveva convinto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a non recarsi a Parigi per la visita istituzionale già programmata in seguito alle dure parole dei ministro dell’Interno Gerald Darmanin, ieri è stato Stephane Sejourne, il presidente del partito di Emmanuel Macron, Renaissance rincarare la dose: Giorgia Meloni, avrebbe detto Sejourne secondo Le Figaro, “fa una politica ingiusta, disumana e inefficace sull’immigrazione clandestina, fatta di demagogia.

Dobbiamo denunciare la loro incompetenza e la loro impotenza”. Parole dettate, anche, dalla scontro che si registra al confine tra Italia e Francia dove, sempre secondo un reportage di Le Figaro, si stanno intensificando i flussi di migranti che da Ventimiglia, ultimo comune italiano, sconfinano a Mentone, primo comune francese:

“Sempre più clandestini – sottolinea Le Figaro – poiché, dall’inizio dell’anno, sono arrivate in Italia oltre 42.000 persone, contro le 11.000 dello stesso periodo dell’anno scorso”. Il primo a rispondere nel governo italiano questa volta è il vicepremier Matteo Salvini, che su Twitter parla di ” toni inaccettabili e offensivi. La Francia non può dare lezioni a nessuno. Portino rispetto al governo italiano”.

Petr Fiala appoggia Meloni

Dal presidente francese Macron, proprio come la settimana scorsa, ancora nessuna presa di posizione ufficiale, scuse e stigmatizzazioni per le frasi, pronunciate in un caso da un proprio ministro, nell’altro dal presidente del suo partito. E Giorgia Meloni, da Praga, conferma di non aver sentito il suo omologo transalpino, derubricando a problemi di consenso interni gli attacchi di Darmanin e Sejourne.

Nel mirino dei due, infatti, c’è probabilmente Marine Le Pen, alleata di Meloni e in crescita di consensi. Piuttosto, la presidente del Consiglio ha incassato, sul tema migratorio ma non solo, il placet del suo omologo ceco Petr Fiala, per il quale “l’Italia è il paese più colpito dai fenomeni migratori e noi appoggiamo le proposte portate in Europa dalla premier Meloni: dobbiamo trovare delle soluzioni rapide e chiare perché la situazione è preoccupante, il problema non va risolto quando i migranti arrivano da noi ma prima. Dobbiamo lottare contro i trafficanti perché si approfittano della situazione, e abbiamo sostenuto durante il nostro semestre di presidenza la riforma del patto di stabilità migratoria”.

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