Il “sì” di Comisiones Obreras completa l’accordo sui salari

Unai Sordo y Pepe Álvarez

MADRID — L’atteso ultimo “sì” è arrivato. Il Consiglio confederale del sindacato Comisiones Obreras ha ratificato il proprio via libera al nuovo patto sul lavoro raggiunto insieme a Ugt e industriali per affrontare questioni come gli aumenti dei salari nei prossimi tre anni o aspetti legati all’irruzione di nuove tecnologie nella vita di lavoratori e aziende. Dopo che l’ok era già arrivato nella giornata di ieri da UGT, CEOE e CEPYME, l’accordo può ora essere considerato completato.

L’intesa prevede, come punto principale, incrementi delle paghe pari al 4% nel 2023 e al 3% per 2024 e 2025, con una clausola aggiuntiva per un ulteriore incremento dell’1% in caso di tasso d’inflazione superiore a queste percentuali. Non si tratta di dettami obbligatori, ma di linee guida in cui si punta a inquadrare i negoziati sui contratti collettivi specifici per ogni settore.

Inoltre, vengono toccati temi come la gestione dello smart working, il diritto alla “disconnessione digitale” e i limiti all’applicazione dell’Intelligenza Artificiale. Spazio anche allo sviluppo di programmi di pensionamento parziale e a misure per favorire maggiore flessibilità nei posti di lavoro.

Il patto è stato giudicato con soddisfazione dalle parti in causa. “È un buon accordo”, ha dichiarato ad esempio oggi Unai Sordo, segretario generale di Comisiones Obreras. “Adesso tocca rimboccarsi le maniche per tramutarlo in realtà nei contratti collettivi”.

“È un’intesa importantissima”, ha commentato da parte sua Antonio Garamendi, numero 1 della CEOE, parlando in mattinata a RNE.

Un patto tra le parti sociali per garantire aumenti di salari sufficienti ad attutire l’impatto dell’elevata inflazione attuale sui conti delle famiglie è stato invocato a lungo in particolare da settori sociali e politici progressisti.

Stando a ricostruzioni dei media, industriali e sindacati hanno premuto sull’acceleratore per arrivare a un accordo prima dell’inizio della campagna elettorale per amministrative e comunali in programma il 28 maggio.

Redazione Madrid

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