Una nuova promessa di Sánchez sulla casa scalda il dibattito a sinistra

Il governo del presidente Sánchez dovrà superare l’ostacolo rappresentato dall’intransigenza di “Unidos Podemos”, rassicurare il resto degli alleati e frenare chi, nel Psoe, vorrebbe andare a elezioni anticipate

MADRID — Creare una linea di credito pubblica per coprire le garanzie richieste a giovani e famiglie per poter aprire un mutuo: è la nuova promessa nel campo delle politiche abitative lanciata dal premier spagnolo, Pedro Sánchez, e che ha scaldato il dibattito all’interno del centro-sinistra, mentre si avvicina una fase pre-elettorale cruciale con amministrative e comunali alle porte. “Assicureremo le garanzie sul 20% del mutuo in caso di redditi inferiori a 37.800 euro annui”, ha detto il leader socialista nel corso di un meeting di partito. Ma l’idea non è piaciuta dalle parti di Podemos. “Misure come queste hanno provocato la bolla immobiliare, con i risultati catastrofici che conosciamo tutti”, ha commentato il portavoce del partito Pablo Fernández.

Sánchez ha individuato nella questione delle politiche abitative il fulcro di questa fase della campagna elettorale in vista della “super-domenica” del prossimo 28 maggio, quando i seggi saranno aperti in quasi tutto il Paese. “Quello dell’accesso a una casa è una causa nazionale che interessa tutti noi”, ha sostenuto oggi, mostrando quindi di aver evidentemente colto un segnale riflesso da recenti sondaggi, secondo cui tale questione è una di quelle che più preoccupano gli spagnoli.

La strategia adottata dal premier trova conferme nei diversi annunci effettuati nelle ultime settimane riguardanti affitti o mutui, come quello che riguarda la costruzione di migliaia di abitazioni da destinare a programmi di edilizia popolare. Tutte misure presentate per accompagnare una nuova legge in materia, concordata con partner di governo e parlamentari e già approvata dal Congresso.

“So che ci sono giovani under 35 e famiglie con figlio minorenni a carico che hanno difficoltà nel mettere sul piatto la cifra iniziale necessaria per aprire un mutuo”, ha osservato ieri Sánchez, illustrando a militanti socialisti riunitisi a Santa Cruz de Tenerife la nuova misura studiata in materia. “Attraverso l’Ico, che è una specie di banca pubblica appartenente allo Stato, crearemo una linea di credito per garantire fino al 20% del mutuo” nei casi citati, ha aggiunto.

A onor di cronaca, va detto che una proposta con certe somiglianze era arrivata ad aprile dal leader del Partito Popolare, Alberto Núñez Feijóo: il capo dell’opposizione aveva parlato di garantire fino al 15% l’acquisto di una casa, idea di cui oggi questa formazione politica ha rivendicato la paternità, accusando il governo di “copiare senza soste” iniziative proprie.

Ma le critiche più dure nei confronti di Sánchez sono arrivate dai partner di coalizione di Podemos. “Questa è una misura del Santander”, ha detto oggi Fernández, in una conferenza stampa ripresa da media iberici, facendo riferimento a una delle principali banche spagnole. “Anche il Partito Popolare e Vox l’hanno proposta, ed è un tipo di misura già fallito nel Regno Unito”, ha aggiunto.

“Ciò che va fatto è garantire che la legge sulla casa venga rispettata, limitare i prezzi degli affitti, lottare contro la speculazione e ampliare la disponibilità di case di proprietà pubblica”, ha poi sostenuto come proposta alternativa. L’iniziativa di Sánchez è stata criticata anche dalla vicepremier Yolanda Díaz, secondo quanto riportato da El Periódico de España.

Redazione Madrid

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