Il Senato compie 75 anni e si celebra con una moneta e un francobollo

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della cerimonia celebrativa del 75° anniversario della prima seduta dell'Aula del Senato della Repubblica. (Ufficio Stampa)

ROMA. – Oggi, 75 anni fa, la neonata Italia post- bellica viveva una delle giornate più importante della sua fin lì breve storia. Quel giorno, infatti, prendeva finalmente vita il nuovo Parlamento disegnato dai Padri costituenti e l’aula di Palazzo Madama ospita la prima seduta del nuovo Senato repubblicano, il quale, a differenza del precedente Senato del Regno, diventava diretta espressione e rappresentanza della sovranità popolare, così come previsto dall’articolo 1, secondo comma, della nostra Costituzione.

Così, nel 75esimo anniversario di quell’evento, il Senato di oggi ha voluto dedicare a sé stesso e alla propria storia una giornata di celebrazioni, anticipata dal concerto di ieri della banda Interforze a Piazza Navona, per conservare la memoria delle nostre radici e del ruolo che questa Istituzione continua a svolgere a presidio della rappresentanza e dei diritti di libertà.

Non a caso, la lapide bronzea che si trova sulla parete frontale dell’Aula reca la scritta: ‘Per suffragio di popolo a presidio di pubbliche libertà’, e proprio quella scritta è stata scelta per commemorare non solo la prima seduta, ma anche per ricordare a tutti i cittadini – in modo molto tangibile e quotidiano grazie a una moneta e a un francobollo – l’impegno che il Senato ha assunto quel giorno nei confronti del Paese.

La moneta da 5 euro che l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato ha dedicato all’anniversario riporta su un verso la raffigurazione dell’Aula legislativa di Palazzo Madama, con le date fondamentali “8 maggio 1948” e “8 maggio 2023”, mentre sul retro è raffigurato il “Carro del Sole” di Giovanni Paolo Pannini affresco realizzato tra il 1725 e il 1726 che decora attualmente il soffitto della Sala Pannini. E poi c’è l’annullo filatelico dedicato anch’esso all’evento.

Per il presidente del Senato Ignazio La Russa, “ci sono momenti importanti della storia, in cui acquista un sapore particolare il modo in cui li ricordiamo. Un francobollo è per sempre, soprattutto per chi li colleziona e li tramanda magari di padre in figlio, esattamente come noi vogliamo tramandare i valori della nostra Costituzione, che il Senato della Repubblica nella sua prima sua seduta faceva propri e trasferiva plasticamente nell’opinione pubblica”.

L’omaggio in musica di Gianni Morandi

Del francobollo ha parlato anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso: “Il Senato è da sempre nel DNA dell’Italia, nei millenni e nelle sue diverse forme istituzionali e sociali, parte ineliminabile del suo patrimonio storico e culturale.

Quella di oggi” che celebra il 75esimo anniversario della prima seduta di Palazzo Madama nell’Italia repubblicana, “è una giornata importante, la prima seduta dell’8 maggio 1948 venne dopo una guerra lacerante per il nostro paese e il Senato è simbolo di speranza e ripartenza verso un futuro che di lì a poco sarebbe stato di benessere”.

È iniziata poi con l’inno nazionale cantato da Gianni Morandi la celebrazione del Senato per il 75esimo anniversario della prima seduta del Senato della Repubblica, tenutasi l’8 maggio 1948. In aula presenti tra gli altri il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni, i senatori a vita, molti ministri della repubblica, la presidente della Corte Costituzionale Silvana Sciarra.

Morandi, al termine di un breve convegno, si è poi esibito nuovamente con un medley di brani composto da Un mondo d’amore, Apri tutte le porte, Fatti mandare dalla mamma, C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, Caruso e Uno su mille.

(Redazione/9colonne)

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