Le principali banche spagnole ottengono 5,96 miliardi di utili

L'ingresso di una agenzia del Banco Santander
L'ingresso di una agenzia del Banco Santander. EPA/MAURITZ ANTIN

MADRID — Utili di 5,96 miliardi di euro, al netto della nuova “imposta alle banche”. È questo il risultato complessivo ottenuto dai sei principali istituti di credito spagnoli (Santander, Caixabank, BBVA, Sabadell, Bankinter e Unicaja) nel primo trimestre 2023, secondo i calcoli di media come Cinco Días e Cadena Ser. Un aumento di guadagni pari a quasi il 14% rispetto a quelli generati nello stesso periodo dell’anno scorso. In totale, la cifra versata allo Stato per la tassa temporanea introdotta quest’anno è invece di oltre 1,1 miliardi.

La prima delle banche spagnole per utili netti nei primi tre mesi del 2023 è Santander, con più di 2,5 miliardi di guadagni. Segue BBVA, con oltre, 1,8 miliardi, e poi Caixabank, con 855 milioni. Bankinter, invece, ha ottenuto 185 milioni. Sabadell e Unicaja sono le uniche due con risultati inferiori rispetto all’anno scorso.

Il miglioramento dell’indice trimestrale di quest’anno sarebbe stato più elevato senza la nuova imposta temporanea per le banche, introdotta dal governo di Pedro Sánchez come una delle misure volte a favorire “una soluzione equa” ai riflessi sulla Spagna della crisi inflazionistica internazionale legata alle conseguenze della guerra in Ucraina.

I media iberici che si stanno occupando dei risultati delle banche fanno notare che queste hanno già anticipato nel primo trimestre tutto l’importo corrispondente alla nuova tassa temporanea da pagare nel 2023. Inoltre, un altro aspetto sottolineato è che ad avere più ripercussioni sugli utili legate a questa imposta sono gli istituti finanziari che operano principalmente in Spagna, mentre i gruppi più grandi, come Santander e BBVA, hanno potuto attutirne maggiormente l’impatto grazie alle proprie attività internazionali.

Intanto, dal mondo della politica è arrivata una presa di posizione volta a generare un nuovo dibattito, espressa dalla ministra dei Diritti sociali e leader di Podemos Ione Belarra. “Abbiamo conosciuto dei dati molto allarmanti”, ha detto rispetto ai risultati delle banche comunicati negli ultimi giorni. “Grazie ad aspetti come gli aumenti dei tassi d’interesse recenti, le grandi banche si stanno riempiendo d’oro a discapito di moltissime persone”.

A detta di Belarra, il governo deve “ammettere” che sinora “non è stato sufficientemente incisivo” su questo aspetto e “incrementare l’imposta straordinaria sulle banche”, una misura che va inoltre accompagnata da “tetti agli interessi variabili dei mutui”.

Redazione Madrid