Valmalenco, il cervo Bambi torna a casa

Il cervo Bambi e Giovanni del Zoppo che lo ha salvato da una morte sicura

SONDRIO – Ad agosto dello scorso anno, la storia del cervo adottato da Giovanni Del Zoppo e sequestrato dalla Guardia Provinciale di Sondrio era diventata virale. Le reti sociali se ne erano fatte eco perché il cerbiatto, diventato ormai un vero e proprio cervo, era rimasto orfano dopo la morte della mamma e salvato dal minatore che se ne prese opportunamente cura.

Il cervo Bambi, come era stato battezzato, è tornato ad essere di nuovo protagonista delle reti sociali. Ma non per le polemiche suscitate a suo tempo. Al contrario, perché è tornato in Valmalenco, in quello che era stato il suo habitat naturale.

Stefano Nani, uno dei promotori dell’iniziativa a sostegno di Giovanni del Zoppo, il minatore di Valmalenco che si era preso cura del cerbiattino dopo la morte della madre, ha informato che è stata costituita “un’apposita associazione con la finalità di valorizzare l’ambiente e la salvaguardia degli animali selvatici”.

Da quello che era stato un errore in buona fede, ha commenta sempre Nani, ha preso vita un progetto orientato a far conoscere “la cultura della tutela dell’ambiente”.

Il cervo Bambi, dal suo sequestro, era ospite dell’azienda agricola La Pedruscia a Dazio, in provincia di Sondrio, su richiesta della Polizia Provinciale. Ora l’ungulato tornerà a Valmalenco.

Gianluca Cristini, della Polizia Provinciale, ha commentato che l’animale era stato assistito con molta cura da Fulvio Baraiolo. Questi avrebbe collaborato con la Provincia e “dato le autorizzazioni per accogliere l’animale in Valmalenco in un’oasi appositamente creata”. 

Redazione Madrid

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