Lavoro, record in Spagna con 20,6 milioni di occupati

MADRID — Nuovo record battuto. Il mercato del lavoro in Spagna mostra segnali incoraggianti, con il numero di occupati più alto mai rilevato: oltre 20,6 milioni, secondo i dati riferiti al mese di aprile pubblicati dal governo. Nel frattempo, si registrano anche 73.890 persone senza impiego in meno. “Permettetemi di dire che sono dati storici”, ha commentato il premier Pedro Sánchez dopo un incontro con il presidente colombiano Gustavo Petro.

Secondo il Ministero della Previdenza Sociale, nel quarto mese del 2023 sono stati creati quasi 240.000 posti di lavoro: un risultato definito “straordinario” dal titolare di questo dicastero, José Luis Escrivá, e raggiunto in un periodo coinciso in parte con le festività della Settimana Santa, tradizionalmente favorevoli per la creazione di posti di lavoro.

In ogni caso, i numeri sono comunque su livelli inediti da anni. Per esempio, nel primo quadrimestre 2023 sono stati registrati circa 420.000 nuovi occupati, un volume mai visto da almeno tre lustri. La cifra dei senza lavoro, attualmente 2.788.370 persone, è invece ai minimi dal 2008. E crescono anche i contratti a tempo indeterminato, che sono ora l’86% del totale.

Il governo sottolinea particolarmente il miglioramento della situazione di donne e giovani, due categorie particolarmente castigate in quanto a opportunità lavorative. Ora, il numero di donne disoccupate è di 1,6 milioni, mai così basso negli ultimi 13 anni.

Nel frattempo, il ritmo di crescita dei nuovi posti di lavoro tra gli under 30 è stato di “oltre il 5%” nei primi quattro mesi del 2023, pertanto “superiore” a quello generale, secondo Escrivá.

Come ammesso dalla sua collega nell’esecutivo Yolanda Díaz, vicepremier e ministra del Lavoro, non è comunque tutto rose e fiori. “C’è ancora molto da fare, e non risparmieremo i nostri sforzi di fronte a disoccupazione e precariato”, ha commentato su Twitter.

I dati generali sugli occupati sono stati definiti “buoni” dalla principale organizzazione di industriali, la CEOE. Tuttavia, gli imprenditori si dicono “preoccupati” dal fatto che, nonostante ci sia un “livello di disoccupati molto alto”, esistano “settori produttivi, come la costruzione o quello dei servizi, che hanno posti vacanti non coperti”.

Positive, in termini generali, le valutazioni dei principali sindacati, UGT e Comisiones Obreras, che tuttavia sottolineano come disoccupazione e perdita di potere d’acquisto per l’elevata inflazione restano questioni che preoccupano i cittadini.

Il Partito Popolare, invece, ha criticato il “trionfalismo” del governo in materia economica.

Redazione Madrid