Concerto Primo Maggio, il fisico Rovelli contro Crosetto sulle armi 

Il fisico Carlo Rovelli dal palco del Concertone del Primo Maggio a Roma. .ANSA/GIUSEPPE LAMI

ROMA. – Due anni fa – con l’attacco di Fedez al senatore della Lega Andrea Ostellari sul ddl Zan – l’ultima grande polemica innescata dal ‘concertone’ del Primo Maggio. Nell’edizione svoltasi quest’anno, invece, ad accendere la ‘miccia’ sul tema delle armi è stato non un artista ma il fisico Carlo Rovelli, che in un intervento tagliente e appassionato ha attaccato frontalmente il ministro della Difesa Guido Crosetto:

“È ragionevole – ha affermato lo scienziato – che in Italia il ministro della difesa sia stato per anni legato a una delle più grandi fabbriche di armi del mondo, la Leonardo? E sia stato presidente della Federazione dei costruttori di armi (l’Aiad). Il ministero della difesa serve per difenderci dalla guerra, o per aiutare i piazzisti di strumenti di morte?”.

Immediate le reazioni, con la conduttrice Ambra Angiolini costretta a mettere una ‘toppa’ nel corso della diretta da piazza San Giovanni: “Qua non c’è censura, quando invitiamo i nostri ospiti lasciamo loro la libertà di esprimere la loro opinione, è importante. Spiace che, non essendo un dibattito politico, nel caso del professor Rovelli, quando si attacca una persona precisa, ci dovrebbe essere un contraddittorio. Diamo a tutti la possibilità di parlare ma anche a tutti quella di rispondere e questa risposta è mancata”.

La replica del ministro 

Il day after è stato caratterizzato da un botta e risposta via social tra i due diretti interessati: “Inviterò a pranzo il Professor Rovelli – ha scritto il ministro su Twitter – così la prossima volta che parlerà di me lo farà avendo conosciuto me, le mie idee, sapendo cosa ho fatto e faccio ogni giorno per cercare la pace e fermare la guerra ed anche per sentire come si serve una nazione con serietà e rispetto”.

Su Facebook la risposta di Rovelli: “Apprezzo molto la cortesia del ministro della difesa, e il suo gentile invito a cena, e lo ringrazio. Ma la questione che ho posto nel mio intervento il Primo Maggio non è personale fra lui e me. È politica, riguarda il futuro di noi tutti, e vorrei se ne discutesse nel paese, non a cena in due”.

A seguire, la controreplica del ministro: “A titolo informativo, sono pronto a confrontarmi con Rovelli, Pax Christi e chiunque voglia, se animato da spirito costruttivo, sui temi della pace e guerra in generale ma soprattutto su ciò che faccio in qualità di Ministro alla Difesa su tali temi. Sui fatti, non sui pregiudizi”.

(Redazione/9colonne)

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