Orsa Jj4: il Tar di Trento sospende la seconda ordinanza di Fugatti sull’abbattimento

Orsa JJ4 salva per la seconda volta
Orsa JJ4 salva per la seconda volta. (ANSA)

ROMA. – Se il ponte del 1° Maggio si è rivelato particolarmente turbolento sul versante orsi in Trentino (domenica 30 aprile gli animalisti hanno manifestato a Sabbionara di Avio, il paese in cui vive il Presidente della Provincia Maurizio Fugatti e lunedì 1° all’alba Trento si è svegliata con la fontana del Nettuno di piazza Duomo zampillante acqua color rosso sangue, blitz poi rivendicato da Centopercentoanimalisti), la giornata odierna non è da meno.

Il Tar di Trento, infatti, ha accolto il ricorso presentato da Enpa, Leidaa e Oipa e ha così sospeso anche l’ultimo decreto, quello risalente al 27 aprile, con cui Fugatti disponeva l’uccisione di JJ4, l’orsa rinchiusa nel centro faunistico Casteller e indicata come la responsabile dell’aggressione fatale del 5 aprile ad Andrea Papi nei boschi sopra Caldes, in Val di Sole.

Una decisione che fa felice, tra gli altri, la parlamentare Michela Vittoria Brambilla che ha detto: “Siamo lieti che Tar abbia dato uno stop all’ossessiva guerra di Fugatti nei confronti degli orsi del Trentino”.

La morte di M62

Intanto, è un altro l’orso che sta catalizzando l’attenzione di tutti: M62, trovato morto nei giorni scorsi nell’area del gruppo del Brenta sopra l’abitato di Molveno. Secondo la ricostruzione del Corpo forestale, l’orso, inserito nella “blacklist” dei plantigradi considerati problematici, sarebbe morto a seguito di uno scontro con un maschio adulto (siamo nella stagione degli accoppiamenti).

Maggiori certezze arriveranno dopo l’autopsia che farà l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, alla quale hanno chiesto di partecipare anche alcune associazioni animaliste con propri esperti. In attesa di questi risultati, la Provincia ha diramato un comunicato in cui smonta alcune fake news riguardanti gli orsi in Trentino: in particolare quella secondo cui “in diverse zone delle Giudicarie e della Val di Sole sarebbe stato interdetto l’accesso a strade forestali e piste ciclabili per via della presunta presenza di orse con cuccioli”.

L’amministrazione provinciale ha poi aggiunto: “Si ricorda peraltro che la presenza di femmine di orso con i cuccioli non rappresenta un impedimento per il libero accesso ad una determinata area: sul sito istituzionale dedicato ai grandi carnivori è disponibile il servizio che consente di conoscere le aree del Trentino in cui sono segnalati i diversi nuclei. Attualmente sulla cartina sono riportate 12 segnalazioni di cucciolate dell’anno”.

(Redazione/9colonne)

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