La Spagna cresce oltre le attese: +0,5% nel primo trimestre 2023

La ministro Calviño e il Commissario Gentiloni

MADRID — Una crescita che va anche oltre le attese. Il Pil spagnolo è salito dello 0,5% nel primo trimestre del 2023, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica (Ine): dato che conferma “il buon ritmo” dell’economia nazionale, secondo il governo, e che piazza il Paese iberico tra i partner europei con migliori prospettive. “Risultati migliori del previsto si registrano soprattutto per l’Italia e la Spagna”, ha detto il commissario Ue Paolo Gentiloni in dichiarazioni riprese dall’Ansa. Nel frattempo, l’inflazione è tornata a salire, passando dal 3,3% di marzo al 4,1% di aprile, anche se i prezzi degli alimenti hanno cominciato a moderarsi. Madrid, intanto, si dice pronta a ridurre il deficit al 3% entro il 2024, ovvero un anno prima di quanto previsto finora.

L’Ine indica che la crescita nei primi tre mesi dell’anno in corso è stata di un decimo più elevata rispetto al risultato del trimestre precedente. In confronto allo stesso periodo del 2022, invece, il Pil è aumentato del 3,8%. A dare impulso a questa accelerazione sono esportazioni e importazioni, incrementatesi del 5,8% e del 3,1% rispettivamente. Tendenza contraria, invece, per la domanda interna, calata dello 0,8%.

Madrid ha accolto con soddisfazione i dati pubblicati in giornata. “Abbiamo praticamente recuperato i livelli di Pil pre-pandemia”, ha sostenuto la vicepremier e ministra dell’Economia Nadia Calviño. “Crescita e creazione di posti di lavoro accelerano”.

Sul fronte dell’inflazione, si registrano due tendenze apparentemente in contrasto. Da un lato, l’indice generale su base annua è di otto decimi più alto che a marzo, stando ai dati provvisori dell’Ine. Allo stesso tempo, tuttavia, l’indice dell’inflazione sottostante registra il primo calo consistente da mesi a questa parte, passando in 30 giorni dal 7,5% al 6,6%.

Fenomeni che si possono spiegare tenendo in conto due aspetti: il maggior prezzo dei carburanti rispetto a un anno fa, quando erano appena entrate in vigore misure del governo volte a frenare la scalata dei prezzi del combustibile, e il concomitante rallentamento dei costi dei generi alimentari dopo mesi di impennata.

L’andamento dell’economia consente ora alla Spagna di rivedere i propri obiettivi di stabilità, anticipando alcuni obiettivi, secondo la vicepremier Calviño: “Approfittando del buon ritmo, il programma di stabilità inviato a Bruxelles anticipa di un anno, portandolo al 2024, la riduzione del deficit al 3% del Pil”, ha spiegato.

Nel suo documento rivolto alla Commissione Europea, Madrid ha mantenuto la previsione di crescita per il 2023, fissata al 2,1%, e ha fornito un pronostico ambizioso sul fronte del lavoro: secondo i propri calcoli, entro il 2026 verranno creati 1,1 milioni di nuovi impieghi, situazione che permetterà al tasso di disoccupazione di scendere sotto il 10%.

Redazione Madrid

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