Sudan, Tajani: “Dialogo con le parti in campo per evitare un vuoto politico”

Il Vice Presidente e Ministro degli esteri Antonio Tajani durante la conferenza stampa.
Il Vice Presidente e Ministro degli esteri Antonio Tajani durante la conferenza stampa. (Ufficio Stampa Presidenza del Consiglio)

ROMA. – Con i leader delle due fazioni degli scontri in Sudan “ho rinnovato la richiesta di stabilire una tregua, bloccando ogni ulteriore scontro armato per ritornare a un negoziato politico sul futuro del Sudan”. Così Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, in audizione nell’Aula dei Gruppi parlamentari della Camera davanti alle Commissioni riunite Esteri di Camera e Senato, sugli esiti del Consiglio Affari esteri dell’Unione europea del 24 aprile.

“Al riguardo, nel dibattito in Lussemburgo, diversi Stati membri hanno sottolineato l’importanza di appoggiare il ruolo di mediazione di alcuni attori regionali, anche quello della Lega araba – aggiunge – ai colleghi ho ribadito che l’Italia intende restare vicina al Sudan a patto che i suoi leader cessino immediatamente uno scontro che ha già prodotto morte e distruzione senza risparmiare i civili”.

E continua affermando che, temporaneamente, “l’Ambasciata d’Italia in Sudan avrà sede in Addis Abeba in Etiopia. Ho ribadito l’importanza di un dialogo con tutte le parti per evitare di creare un vuoto politico che possa essere facilmente riempito da altri attori”.

Ucraina, “positiva la telefonata Xi-Zelensky”

“Ritengo che la telefonata di ieri tra il presidente cinese Xi Jinping e quello ucraino Zelensky possa essere un passo in avanti. Ma ci vuole ancora parecchio lavoro per dire che siamo vicini ad un cessate il fuoco, che stiamo camminando verso la pace. Però certamente si tratta di un fatto positivo”, ha affermato Tajani aggiungendo che “la Cina ho tutto l’interesse perché non ci sia una guerra, ma le conseguenze concrete di questo primo contatto andranno monitorate e valutate.

Questo terribile conflitto non risparmia i giornalisti, che con coraggio ce ne raccontano l’evoluzione nel terreno. È il caso, da ultimo, dell’inviato di Repubblica Corrado Zunino, ferito in un attacco a Kherson che ha purtroppo tolto la vita al suo collaboratore Bogdan Bitik. Ho espresso solidarietà e sostegno al direttore Molinari e la nostra Ambasciata a Kiev ha seguito da subito il caso. Lo stesso ministro Kuleba mi ha assicurato la massima assistenza da parte delle autorità ucraine”.

Kosovo, generale Barbano nominato a capo missione EULEX

“Questa mattina, il generale dei Carabinieri Barbano è stato nominato a capo della missione EULEX in Kosovo. È una scelta che gratifica l’Italia. Quando c’è il gioco di squadra si ottengono buoni risultati”, ha annunciato Tajani.

(Redazione/9colonne)

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