Ucraina: a Roma la conferenza sulla ricostruzione, l’Italia è pronta

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, durante la Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell'Ucraina. (Ufficio stampa)

ROMA. – Il meglio del Sistema Italia si è riunito oggi a Roma in occasione della Conferenza Bilaterale sulla Ricostruzione dell’Ucraina, ospitata nel Palazzo dei Congressi, per dare slancio al ruolo delle imprese italiane in Ucraina. Una ricostruzione sulla quale la premier Giorgia Meloni non ha dubbi: “investire nella ricostruzione dell’Ucraina è uno degli investimenti più oculato e lungimirante che si possano fare in questo tempo”.

Nel suo intervento durante la sessione plenaria, dopo aver sottolineato che sostenere l’Ucraina vuol dire allontanare un conflitto più vicino “a casa nostra”, ha affermato che il sostegno dell’Italia è una promessa mantenuta. “Siamo qui per parlare di presente e futuro dell’Ucraina, un futuro di pace, libertà e benessere. Questo è il messaggio che oggi da Roma la comunità internazionale vuole ribadire con forza”, ha dichiarato la presidente del Consiglio, aggiungendo che l’Italia si candida nel 2025 ad ospitare la Ukraine Recovery Conference”.

Sul versante degli investimenti, la Meloni ha affermato che le opportunità sono grandi, e ha annunciato che “SACE è pronta a rilanciare la propria attività in Ucraina, all’interno di un quadro di sostegno finanziario internazionale come servizi, infrastrutture e energia”. Nelle parole della premier, si tratta di scommettere sulla vittoria e sul futuro europeo dell’Ucraina.

D’accordo con lei anche Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il quale ha dichiarato che si tratta di “un passo importante perché l’Ucraina sarà presto parte dell’UE e del mercato unico”.

L’appello alle imprese italiane

Da parte ucraina, il presidente Zelensky è intervenuto in videomessaggio ricordando che il popolo ucraino sta combattendo per i valori comuni europei. “Noi dobbiamo fare e faremo tutto il necessario perché l’Ucraina possa vincere e la Russia se ne vada dal nostro territorio, affinché l’Ucraina venga ricostruita – ha affermato Zelensky – Nessuno ha mai visto una tale distruzione dopo la Seconda Guerra mondiale, ma questa guerra ci porta anche opportunità per il futuro. Dobbiamo modernizzare infrastrutture, logistica, industria, forze armate”.

Per il presidente ucraino, l’economia del suo Paese può avere un ruolo fondamentale nell’assetto geopolitico: da una parte scoraggiando i flussi migratori grazie alle forniture di cibo, dall’altro fornendo materie prime sostituendo le aziende russe in alcuni settori cruciali come quello energetico.

Presente anche Denys Shmyhal, primo ministro ucraino, il quale ha lanciato un appello alle imprese italiane: “Vogliamo invitare le imprese italiane a investire prima possibile, non aspettate la fine della guerra e cominciate oggi”.

Kiev ringrazia l’Italia

La Conferenza è stata anche un momento di incontro tra i ministri di entrambi i Paesi, Italia e Ucraina. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha commentato con soddisfazione l’interesse delle aziende italiane per la ricostruzione: “è la notizia più bella che abbiamo potuto ricevere quando siamo atterrati a Roma. La mia gratitudine va quindi al Governo italiano, alle imprese e alle associazioni imprenditoriali italiane e alle istituzioni finanziarie internazionali per essere al fianco dell’Ucraina, per averla sostenuta e per aver assunto un impegno a lungo termine nei suoi confronti”.

“Mentre combattiamo la guerra, facciamo anche un miracolo – ha continuato Kuleba – Nel bel mezzo di una guerra, facciamo commercio, risolviamo numerosi e inediti problemi economici e portiamo avanti le riforme. Quindi, vi prego di non considerare la guerra come un ostacolo sulla vostra strada commerciale e imprenditoriale verso l’Ucraina”.

(Redazione/9colonne)

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