Madrid, sgravi fiscali concessi alla Chiesa anche per altre confessioni

MADRID — Sgravi fiscali non solo per le principali comunità religiose, ma anche per confessioni con numeri di fedeli più ristretti. È la decisione annunciata oggi dal Ministero della Presidenza spagnolo, secondo la quale certe esenzioni di cui ora gode ad esempio la Chiesa Cattolica verranno riconosciute anche a organizzazioni che rappresentano ortodossi, buddisti, mormoni e testimoni di Geova. “Questo accordo (con le confessioni religiosi) andrà a beneficio di 1,3 milioni di fedeli”, si legge in un comunicato ufficiale.

L’intesa illustrata dal dicastero diretto dal socialista Félix Bolaños prevede quindi che le regole fiscali valide per Chiesa cattolica e organizzazioni che rappresentano ufficialmente ebrei, musulmani ed evangelisti in Spagna siano ora le stesse anche per le altre confessioni religiose riconosciute, così come per le ong. “Viene corretta una differenza di trattamento di difficile giustificazione in questo momento”, spiega la nota del Ministero della Presidenza, secondo cui tale misura verrà applicata come risposta a una “reclamo storico” delle comunità religiose con “noto radicamento” nel Paese iberico.

Il provvedimento verrà presentato come emendamento parlamentare a una legge ora in discussione da parte del Partito Socialista, secondo quanto spiegato dal dipartimento di Bolaños. Tra le principali esenzioni previste, c’è quella del pagamento di un’imposta su beni immobili per quanto riguarda gli spazi riservati al culto, i luoghi di residenza dei religiosi e gli uffici delle organizzazioni che rappresentano le diverse fedi.

Se il Ministero della Presidenza ha descritto l’accordo come “un passo in avanti verso la neutralità dello Stato aconfessionale” spagnolo, la reazione dei partner di governo del premier Pedro Sánchez, Unidas Podemos, a questo annuncio è stata invece quanto meno di forte perplessità.

“La Chiesa cattolica ha già privilegi fiscali, ciò che va fatto è che paghi le stesse tasse di qualsiasi cittadino spagnolo e poi che lo stesso valga anche per le altre confessioni”, ha riflettuto in dichiarazioni a cronisti, raccolte da Servimedia, il portavoce parlamentare di Podemos, Pablo Echenique.

“L’idea era in realtà che la Chiesa pagasse come qualsiasi persona, non estendere i privilegi”, ha aggiunto da parte sua Íñigo Errejón, leader di Más País. In tutto, in Spagna ci sono circa un milione di ortodossi, 122.000 testimoni di Geova, 100.000 buddisti e 61.400 mormoni, secondo i dati di cui è in possesso il governo.

Redazione Madrid

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