Spagna, la salma di Primo de Rivera portata via dalla Valle dei Caduti

El "Valle de los caídos" pasará a llamarse el "Valle de Cuelgamuros"

MADRID — Un nuovo passo per “mettere fine all’anomalia spagnola” è arrivato. A 64 anni dalla sepoltura nella Valle dei Caduti, la salma di José Antonio Primo de Rivera, figura mitizzata dal franchismo, si trova ora in altra sede. La riesumazione, annunciata la settimana scorsa, è avvenuta nella mattinata di oggi: dopo alcune ore di lavoro, i resti del fondatore della ‘Falange’ sono stati spostati nel cimitero madrileno di San Isidro, mentre alle porte del camposanto andavano in scena tafferugli tra suoi simpatizzanti e agenti della polizia.

Le spoglie di De Rivera, figlio del dittatore Miguel Primo de Rivera, sono rimaste per oltre quattro decenni a pochi passi da quelle di Francisco Franco, all’interno della basilica della Valle dei Caduti. Un luogo più volte diventato teatro di atti di omaggio da parte di nostalgici franchisti.

Proprio per evitare che continuassero episodi del genere, nell’ottica di non permettere più “l’affronto morale” rappresentato da atti e simboli di “esaltazione” della dittatura, il primo governo Sánchez promosse l’esumazione di Franco nel 2019. “Con questa decisione viene compiuto un ulteriore passo verso la riconciliazione, che può basarsi solo sulla democrazia e sulla libertà che condividiamo”, aveva detto in quell’occasione Sánchez, duramente contestato dai partiti della destra.

Nell’attuale legislatura, con il governo di Partito Socialista e Unidas Podemos alla guida, è poi arrivata la nuova legge sulla “memoria democratica”, che tra altre cose vieta sepolture “in punti preminenti” della Valle dei Caduti, ufficialmente ribattezzata Valle di Cuelgamuros. E proprio in virtù di questa norma, è stata quindi decisa l’esumazione del fondatore della Falange, figlio del dittatore Miguel Primo de Rivera e diventato icona franchista dopo esser stato fucilato da repubblicani nel 1936.

Questa operazione, aveva sostenuto alcuni giorni fa il ministro della Presidenza Félix Bolaños, rappresenta “un passo in più nel ridare significato alla valle”, un complesso monumentale costruito con il lavoro di prigionieri politici del franchismo e dove sono sepolte anonimamente migliaia di persone morte nel corso della Guerra Civile e della dittatura.

La decisione di trasferire i resti di Primo de Rivera nel cimitero madrileno di San Isidro è stata presa dalla famiglia, secondo media iberici. Sempre su richiesta dei parenti, è stato concesso di effettuare l’esumazione nei giorni del 120esimo anniversario dalla sua nascita.

Mentre la giornata odierna è trascorsa senza tutta la presenza mediatica che aveva contraddistinto l’esumazione di Franco, come allora non sono mancati gli atti rivendicativi di nostalgici. Secondo quanto mostrato da immagini televisive, all’arrivo della salma di De Rivera al cimitero di San Isidro un gruppo di persone ha tentato di entrare all’interno, costringendo la polizia a intervenire per bloccare questo tentativo.

Diversi di questi simpatizzanti della Falange hanno intonato canti pro-franchisti e realizzato saluti fascisti con il braccio destro teso.

Redazione Madrid

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