Collaborazione Italia-Spagna per l’evacuazione di persone dal Sudan

Cortesía del Ministerio de Defensa
Cortesía del Ministerio de Defensa

MADRID — C’è stata anche una fase di collaborazione tra Italia e Spagna per mettere in salvo persone sorprese dall’inizio di ostilità militari in Sudan. Proprio a bordo di un aereo militare messo a disposizione dal Paese iberico, infatti, hanno viaggiato alcuni italiani nella prima fase di questa operazione di evacuazioni organizzata dalla comunità internazionale nelle ultime ore, il cui bilancio finale in termini di numeri non è ancora definito. A dare conto di questa cooperazione sono stati sia Roma, sia Madrid. “C’è soddisfazione per l’efficace coordinamento UE per l’evacuazione da Khartoum (capitale del Sudan)”, ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani.

I voli per evacuare in particolare cittadini stranieri rimasti bloccati in Sudan sono susseguiti uno dietro l’altro tra le ultime ore di ieri sera e oggi. Tra questi, c’erano anche velivoli inviati da Italia e Spagna. Come spiegato dalle autorità coinvolte, per la prima parte dell’operazione è stata utilizzata una base situata a Gibuti, Paese situato a sud-est del Sudan: lì sono stati inizialmente raggruppati i vari cittadini portati via dalle zone a rischio, per poi essere ridistribuiti a seconda della destinazione finale.

Nel pomeriggio, un aereo militare spagnolo è atterrato a Torrejón de Ardoz, vicino a Madrid. Ad attenderlo c’era il ministro degli Esteri iberico, José Manuel Albares. “Sono arrivate 72 persone, di cui 34 spagnole e le altre di 11 diverse nazionalità”, ha spiegato a bordo pista, “è un momento di felicità e di sollievo”.

In serata, sono invece atterrate diverse decine persone, tra cui alcune straniere, presso l’aeroporto romano di Ciampino, secondo quanto riportato dall’ANSA. “Tutto bene, stiamo bene”, hanno affermato alcuni neo-arrivati. Tajani ha spiegato che hanno già lasciato il Sudan “tutti gli italiani” che avevano chiesto di farlo. Tra le persone rientrate, ha aggiunto, ci sono “operatori umanitari, diplomatici e militari che con impegno e dedizione ancora una volta hanno fatto onore all’Italia”.

Per quanto riguarda la missione spagnola, il Ministero degli Esteri iberico ha spiegato in un comunicato che questa è avvenuta “senza nessun tipo di incidente” grazie a “un dispositivo di sicurezza” organizzato per garantire la sicurezza del convoglio in questione.

Da parte sua, il ministro della Difesa italiano Guido Crosetto ha invece definito “complessa e rischiosa” l’operazione che ha portato all’evacuazione dei connazionali desiderosi di lasciare il Sudan.

Redazione di Madrid