Spagna, cresce la preoccupazione per i problemi legati al lavoro

MADRID — Disoccupazione e “problemi legati alla qualità del lavoro”. Sono degli aspetti che preoccupano di più gli spagnoli: a metterlo in luce è l’agenzia Europa Press, in base all’ultimo “barometro” del Centro per le Ricerche Sociologiche (CIS), secondo cui il livello di allarme riguardanti eventuali problemi professionali è in crescita. Se a gennaio, infatti, quello della mancanza di un impiego era indicato come secondo problema con il 27,4% di citazioni, ora la percentuale è aumentata a 34,9. Mentre per quanto riguarda la “qualità” del lavoro, il tasso è praticamente raddoppiato in tre mesi: dal 7,4% al 14,2%.

“Crisi” e “difficoltà” di carattere economico” restano saldamente al comando della classifica dei principali crucci degli spagnoli così come nei mesi corsi, secondo il CIS. Subito dopo, viene indicato quello della elevata disoccupazione, un problema sociale di cui la Spagna soffre in maniera cronica. Stando al “barometro” di aprile, in terza posizione ci sono i problemi politici “in generale”, e al quarto la sanità, prima delle preoccupazioni “sulla qualità del lavoro”.

Gli ultimi dati sull’andamento del mercato del lavoro diffusi dal governo, relativi a marzo, indicano una situazione complessiva: mai così positiva dal 2008: la cifra dei disoccupati, 2.862.260, è infatti ai minimi da 15 anni a questa parte. “Sono le migliori cifre degli ultimi due decenni”, ha sostenuto il premier Pedro Sánchez.

Uno degli aspetti di cui più si sente soddisfatto l’esecutivo è quello che riguarda la lotta al precariato, incentivata in particolare dalla riforma del lavoro entrata in vigore a inizio 2022: secondo le ultime cifre ufficiali, sul totale delle persone attive professionalmente l’86% ha un contratto a tempo indeterminato. I contratti temporanei, quindi, sono passati dal 30% al 14% del totale nei 15 mesi di validità di questo pacchetto legislativo.

L’ottimismo della Moncloa sulle prospettive lavorative, oltre che su quelle economiche generali, non sembra quindi riflettersi con gli stessi termini nelle opinioni dei cittadini, almeno stando al CIS. E mentre la preoccupazione per il lavoro persiste e anzi si accentua, anche la situazione di incertezza internazionale, soprattutto per il protrarsi della guerra in Ucraina, rimane intatta.

Redazione Madrid