Legge del “solo sì è sì”, le condanne ridotte sono almeno 978

MADRID — Almeno 978. È questo il numero di condanne per reati sessuali ridotte in Spagna dopo l’entrata in vigore della nuova legge anti-stupri conosciuta come la “legge del solo sì è sì”. A indicarlo è stato oggi il Consiglio Superiore della Magistratura (Csm) con dati parziali provenienti da tribunali provinciali e regionali, della Corte Suprema e dell’Audiencia Nacional. Una statistica aggiornata che arriva a pochi giorni dal voto previsto al Congresso dei deputati su una riforma della norma proposta dal Partito Socialista (PSOE) del premier Pedro Sánchez.

In un comunicato, il Csm afferma che le sentenze riesaminate dopo l’entrata in vigore della nuova legge sono state oltre 2.000. In 104 casi, sono state decretate scarcerazioni anticipate. I dati sono parziali, in quanto mancano quelli dei tribunali di prima istanza e alcuni di corti di rango superiore.

Come emerso nei mesi di asprissima polemica politica scaturita a causa di questa conseguenza della nuova norma, definita da Sánchez stesso come un “effetto indesiderato”, la revisione delle condanne è dovuta alla riformulazione di alcune parti del codice penale nella parte riferita ai reati sessuali: in diversi casi, i tribunali hanno infatti dovuto applicare il principio giuridico ‘in dubio pro reo’ (nel dubbio, prevale la legge più favorevole al reo).

Nel suo comunicato, il Csm spiega che gli sconti di pena sono stati applicati in media nel 32% dei casi riesaminati.

La riforma presentata dal partito del premier, volta a frenare queste riduzioni di condanne, ha sinora provocato una profonda spaccatura tra il PSOE e i partner di coalizione di Unidas Podemos, contrari alla formula proposta dai socialisti. Il capo del governo potrebbe aver bisogno di voti dell’opposizione per strappare il “sì” alla riforma presentata.

La legge del “solo sì è sì” è stata promossa in particolare da Podemos, con il fine di dare risposta al gran numero di voci provenienti dalla società che chiedevano una stretta contro le violenze sessuali.

Redazione Madrid