Spagna, nuovo faccia a faccia Sánchez-Feijóo in vista a un mese dalle elezioni

El socialista Pedro Sánchez y el popular Alberto Núñez Feijóo

MADRID — Un nuovo faccia a faccia a un mese dalla “super-domenica elettorale”. Il premier spagnolo Pedro Sánchez e il numero 1 dell’opposizione, il popolare Alberto Núñez Feijóo, avranno una nuova occasione per confrontarsi direttamente sull’attualità politica il prossimo 25 aprile nell’aula Senato, secondo quando reso noto dagli organi amministrativi di questa camera. Il “duello” dialettico tra i due arriverà quindi in un momento di pieno decollo delle strategie elettorali dei vari partiti, visto che le regionali e comunali previste in gran parte del Paese saranno allora distanti solo 33 giorni. Fase in cui entrambi i leader sono pronti a implicarsi direttamente.

Gli impegni di campagna elettorale del premier si sono già intensificati negli ultimi giorni. “In queste elezioni, il nostro campionato è quello della gestione, quello di dare risposte ai problemi della gente”, diceva ad esempio Sánchez nel tardo pomeriggio di ieri da Segovia. “Il campionato della radicalizzazione, dell’insulto, della paralisi e del rumore sterile le lasciamo lo lasciamo alla destra e all’ultra-destra”, aggiungeva in un atto del suo Partito Socialista.

Anche Feijóo, in parallelo, ha fatto sapere di essere pronto a dedicarsi anima e corpo alla campagna, secondo quanto riportato da media come Europa Press. Nelle ultime ore, tuttavia, hanno destato una certa sorpresa dichiarazioni che il leader popolare ha rilasciato ieri in occasione di una riunione della Giunta di Direzione Nazionale del suo partito.

“So perfettamente che il 28 maggio il partito di Sánchez resisterà meglio rispetto alle elezioni generali, ma questa è la logica elettorale”, ha detto, aggiungendo poi che gli obiettivi del PP devono essere quelli di diventare “la prima forza politica” di Spagna e di aumentare “il numero di comuni e regioni” sotto il controllo della formazione. 

Tale presa di posizione risulta diversa dal messaggio trasmesso da Feijóo nei primi mesi di leadership del centro-destra, iniziata esattamente un anno fa: allora, il partito sosteneva con convinzione l’idea che il ciclo di Sánchez al potere fosse arrivato alla fine.

Proprio di questo cambio di discorso è pronto a fare sfoggio il PSOE, convinto che gli avversari si sentano in difficoltà di fronte alla tenuta del partito in quanto a prospettive elettorali. “Tutte le volte che ascolto il signor Feijóo o gli altri leader del PP, ho l’impressione che stiano riducendo le loro aspettative”, commentava ieri in conferenza stampa Pilar Alegría, portavoce socialista oltre che ministra dell’Istruzione. “Noi non vogliamo solo mantenere i governi che abbiamo, ma vogliamo assolutamente migliorare i risultati del 2019”, aggiungeva.

Quella del confronto diretto in Parlamento sembra essere una delle armi su cui punta Sánchez per sottolineare questa differenza di orizzonti: come già avvenuto in occasioni passate, il premier non sembra temere il “corpo a corpo” con il suo probabile prossimo rivale diretto nello scenario delle elezioni generali.

La settimana precedente, per la precisione mercoledì 19, Sánchez è inoltre atteso al Congresso dei deputati per dar conto di aspetti come gli ultimi Consigli europei, la situazione in Ucraina e i rapporti con il Marocco.

Redazione Madrid