MADRID — Un balzo verso il basso, fino a livelli che non si vedevano da venti mesi a questa parte. È la traiettoria percorsa in Spagna dall’inflazione su base annua, attestatasi a marzo sul 3,3%, secondo il dato preliminare messo in luce oggi dall’Istituto Nazionale di Statistica (INE). Un calo di 2,7 punti rispetto all’indice di febbraio. La notizia è stata accolta positivamente in ambito economico-finanziario, anche sul fronte internazionale. Ma va tenuto in conto che il confronto è con marzo 2022, il primo mese di invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia, che fu terribile anche per quanto riguardava i prezzi.
Stando all’analisi dell’INE, l’evoluzione favorevole dell’inflazione è dovuta principalmente al fatto che i costi dell’energia elettrica e dei carburanti erano aumentati a marzo 2022 e sono diminuiti nel mese in corso. L’indice armonizzato, ovvero un dato costruito in modo tale da poter essere confrontato con quello di altri Paesi europei, è del 3,1%, secondo quanto aggiunto dall’organismo.
Ma c’è un indicatore che rimane tuttavia pressoché invariato: si tratta dell’inflazione “core”, o “di fondo”, che scende solo di un decimo rispetto a febbraio, rimanendo sul 7,5%. Questo è il dato che mostra la situazione dei prezzi senza tenere in conto alimenti freschi ed energia. Inoltre, c’è da registrare che l’inflazione su base mensile è aumentata dello 0.4%.
I dati odierni sono stati accolti favorevolmente dal governo. “È una notizia che dà molta speranza”, ha commentato in una conferenza stampa ripresa dai media iberici la ministra del Tesoro María Jesús Montero, “significa che gli aiuti che sta applicando il governo stanno ottenendo l’effetto sperato”.
Ma resta il problema dei prezzi degli alimenti, che hanno subito autentiche impennate negli ultimi mesi e mantengono preoccupate molte famiglie. “Dobbiamo continuare a monitorare la situazione”, ha detto la stessa Montero.
Diversa, come abituale, l’interpretazione dei dati offerta dal Partito Popolare. “Non credo che siano motivo di festeggiamenti”, ha sostenuto il leader della formazione, Alberto Núñez Feijóo, che ha sottolineato poi come i prezzi sono aumentati “del 14%” negli ultimi due anni.
Esperti consultati da El País e Rtve invitano a mantenere alta la guardia sull’evoluzione dei prezzi nelle prossime settimane, in quanto non vanno esclusi nuovi cambi di tendenza del tasso d’inflazione.
Redazione Madrid