Ucraina, l’Onu dice no alla commissione sul Nord Stream

In una foto della Guardia Costiera della Svezia la perdita di gas metano dal gasdotto del Nord Stream.
In una foto della Guardia Costiera della Svezia la perdita di gas metano dal gasdotto del Nord Stream.

MADRID. – Nella tarda serata di ieri, ora italiana, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto una risoluzione russa che chiedeva la creazione di una “commissione internazionale indipendente d’inchiesta” sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream nel settembre 2022.

Il testo, appoggiato dalla Cina e dai paesi “vicini” a Mosca ha ottenuto tre voti, quelli di Russia, Cina e Brasile, mentre gli altri dodici membri del Consiglio si sono astenuti. Per approvarlo sarebbero stato necessari nove voti a favore, senza il veto di un membro permanente, per approvarlo.

La risoluzione invitava il Segretario generale delle Nazioni Unite a creare una commissione per “condurre un’indagine internazionale completa, trasparente e imparziale su tutti gli aspetti del sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, compresa l’identificazione di autori, mandanti, organizzatori e complici”.

La Russia ha giustificato la sua richiesta affermando di essere stata esclusa dalle indagini avviate da Svezia, Germania e Danimarca, paesi confinanti con il luogo del sabotaggio. “Abbiamo seri dubbi sull’obiettività e la trasparenza delle indagini nazionali condotte da alcuni Stati europei”, ha insistito l’ambasciatore russo all’Onu, Vassily Nebenzia, insinuando anche “sospetti” di azioni compiute sotto la maschera di indagini per “nascondere le prove e ripulire la scena del crimine”.

Droni russi sull’Ucraina

Molti membri del Consiglio hanno respinto l’idea di una commissione internazionale, assicurando la loro fiducia ai tre Paesi che guidano le indagini e denunciando un tentativo della Russia di distogliere l’attenzione dalla sua invasione dell’Ucraina.

Nel frattempo, sul campo, Kiev continua ad essere minacciata dai droni d’assalto russi: secondo il capo dell’amministrazione militare della capitale, Serhi Popko, un velivolo senza pilata è stato abbattuto Sviatochynsky, dove un negozio ha preso fuoco durante l’attacco. Da parte sua, il sindaco Vitali Klitschko ha riferito in un messaggio Telegram, di esplosioni nella notte “nei distretti di Obolonsky e Svyatochynsky”.

Petizione online contro l’uso di proiettili all’uranio impoverito

Sul sito web della presidenza della repubblica ucraina è apparsa una petizione nella quale si chiede il divieto dell’uso di munizioni all’uranio impoverito, che Londra intende trasferire all’esercito ucraino. “L’uso di queste munizioni – si legge nel testo – porta all’inquinamento da metalli pesanti dell’ambiente non solo nell’area del loro utilizzo diretto, ma può diffondersi in modo incontrollabile a causa delle acque sotterranee, del movimento della polvere e delle microparticelle.

Dato il periodo di decadimento dei metalli pesanti, tale inquinamento sarà a lungo termine per molte generazioni a venire. I danni possono colpire anche i terreni agricoli, che li renderanno inadatti all’uso o serviranno come ulteriore mezzo per la diffusione di sostanze tossiche e il loro ingresso nel corpo umano.

Alla luce di ciò e dell’impatto sulla salute umana dei metalli pesanti che entreranno nell’ambiente attraverso l’uso di munizioni all’uranio impoverito, compresi i loro effetti cancerogeni, gli effetti sul genoma umano, ecc., l’uso di tali munizioni è un crimine contro l’umanità e la pianeta e il loro uso inaccettabile e immorale.

Chiedo di considerare positivamente questa petizione e di adottare misure protettive per impedire l’uso di tali munizioni da parte delle forze armate fino al momento dell’esame finale della petizione”.

Il documento fino ad ora ha ricevuto 34 firme sulle 25mila necessarie. Il tempo a disposizione per i sostenitori della mozione è di 92 giorni. La fornitura di proiettili perforanti con uranio impoverito all’Ucraina, destinati ai carri armati Challenger 2, è stata annunciata la scorsa settimana dal vice segretario alla Difesa britannico Annabelle Goldie.

(Redazione/9colonne)

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