Prado, Guido Reni ospite d’eccezione fino al 9 luglio

Imagen de las salas de la exposicón Guido Reni. Foto © Museo Nacional del Prado. / Image of the exhibition galleries Guido Reni. Photo © Museo Nacional del Prado
Imagen de las salas de la exposicón Guido Reni. Foto © Museo Nacional del Prado. / Image of the exhibition galleries Guido Reni. Photo © Museo Nacional del Prado

MADRID — L’arte di origini italiane si prende la scena fino al prossimo 9 luglio al Museo del Prado. La prima grande mostra temporanea della primavera 2023 nel tempio dell’arte madrilena è infatti dedica al ‘divino’ Guido Reni, grande emblema classicista della scuola pittorica bolognese del Seicento. Un progetto espositivo accompagnato da importanti aspettative e su cui il museo spagnolo per eccellenza ha puntato fortemente. “È una delle mostre più belle degli ultimi anni”, ha dichiarato Javier Solana, presidente del Patronato del Prado. Oggi, l’esposizione è stata inaugurata in presenza del ministro della Cultura italiano Gennaro Sangiuliano.

La rassegna dedicata a Reni include diverse opere particolarmente degne di nota, diverse delle quali prestate da istituzioni e privati internazionali. Tra questi, c’è la ‘Strage degli innocenti’, celebre quadro custodito alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, il ‘Trionfo di san Giobbe’, salvatosi dall’incendio che colpì Notre Dame nel 2019 e recentemente restaurato, e ‘l’Immacolata concezione’ posseduta dal Metropolitan di New York.

Uno dei punti salienti è quello in cui sono state esposte, fianco a fianco, le due versioni conosciute del quadro di Reni ‘Atalanta e Ippomene’: da un lato, c’è quella arrivata a Madrid dal Museo di Capodimonte di Napoli, dall’altra, quella già abitualmente esposta al Prado e recentemente restaurata. L’esposizione è stata realizzata in collaborazione con la Fondazione Bbva.

“Questa è una mostra magnifica e irripetibile”, ha commentato il direttore del Prado, Miguel Falomir. “I grandi maestri devono essere costantemente rivisitati”, ha aggiunto, “ogni generazione ha il diritto di rileggere e reinterpretare questi grandi artisti”.

“La mostra di Guido Reni al Prado è motivo di orgoglio per tutti gli italiani. È un’esposizione che celebra giustamente il grande pittore bolognese, tra le massime espressioni del classicismo del Seicento, grazie anche ai prestiti di opere da diversi musei italiani”, ha affermato da parte sua Sangiuliano, sottolineando poi come la “collaborazione fra il sistema museale italiano e il museo Prado” sia “un esempio virtuoso di circolazione europea delle opere”.

In totale, la mostra include 96 opere, di cui 73 sono attribuite direttamente al Reni. “L’obiettivo è di presentare al visitatore del XXI secolo un creatore i cui codici di bellezza e il cui approccio estetico è ancora motivo di ispirazione e piacere anche al giorno d’oggi”, ha affermato David García Cueto, curatore del progetto.

Prima dell’inaugurazione della mostra al Prado, Sangiuliano ha incontrato il suo omologo spagnolo Miquel Iceta. “Italia e Spagna hanno solide relazioni, condividono valori e interessi strategici. Sono stato lieto di incontrare il ministro Iceta per incrementare i nostri rapporti culturali”, ha commentato Sangiuliano. Nell’incontro si è parlato di attività di contrasto al traffico illecito del patrimonio culturale, possibili collaborazioni in ambito cinematografico nonché del programma culturale della prossima presidenza spagnola dell’UE, riferisce un comunicato del ministero della Cultura italiano.

Redazione Madrid

Lascia un commento