Guerra Ucraina, Isw: “Controffensiva non piegherà Putin”

Vladimir Puntin tra ufficiali della Marina durante una parata militare.
Vladimir Puntin tra ufficiali della Marina durante una parata militare. (LaPresse)

MADRID. – Nella sua ultima analisi sulla situazione sul campo in Ucraina, l’autorevole Institute for the Study of War afferma che anche una serie riuscita di controffensive ucraine potrebbe non essere sufficiente per costringere il presidente russo Vladimir Putin a negoziare la fine del conflitto.

Secondo il think tank di esperti, il leader del Cremlino rimane tuttora impegnato a portare avanti la campagna militare nel tentativo di “riportare la vittoria completa in Ucraina”. Putin rimane dunque concentrato sul raggiungimento dei suoi obiettivi di guerra iniziali attraverso un conflitto prolungato in cui la sua intenzione sarebbe quella di imporre la propria volontà all’Ucraina con la forza o spezzando la volontà del paese aggredito qualora questo fosse abbandonato dall’Occidente.

Secondo l’ISW “ulteriori controffensive coronate dal successo saranno quasi certamente necessarie ma comunque non sufficienti” per convincere Putin ad avviare un negoziato per la fine della guerra.

Invece il presidente russo sembra “rialzare la scommessa” sulla guerra continuando a mobilitare la base industriale del suo paese e facendo affidamento su vari schemi di mobilitazione-ombra per generare la necessaria potenza di combattimento. L’ISW ha anche affermato che il proseguimento delle operazioni intorno a Bakhmut e Avdiivka è diventato “non solo inutile, ma addirittura dannoso per i russi”.

(Redazione/9colonne)

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