Bruxelles, Sánchez difende la riforma del sistema pensionistico

MADRID – La riforma delle pensioni sempre nell’occhio del ciclone. A parlarne, a Bruxelles, è stato prima Alberto Núñez Feijóo e poi Pedro Sánchez. Il presidente del Partito Popolare, in conferenza stampa, lo ha fatto per criticarla aspramente e, in contrapposizione, elogiare quella imposta dal presidente francese Emmanuel Macron. Il presidente del Governo, invece, lo ha fatto per sottolinearne gli aspetti positivi e ricordare che è stata concordata con i sindacati e convalidata dall’Unione Europea.

Il presidente Sánchez, nel corso della conferenza stampa, ha censurato l’atteggiamento del leader dell’Opposizione. Lo ha accusato di comportamento “antipatriottico”. E sottolineato che la sua “slealtà” nei confronti della Spagna è anche maggiore a quella manifestata in passato dall’ex presidente dei popolari, Pablo Casado.

Il presidente del Governo, Pedro Sánchez

Incontrando i giornalisti dopo l’assise del Consiglio europeo, Sánchez ha precisato che le espressioni del leader conservatore sono meglio comprese alla luce della fallita mozione di censura di Vox. Il PP si è astenuto invece di votare contro.

– La mozione – ha commentato Sánchez – non aveva lo scopo di provocare l’anticipo delle elezioni generali. L’obiettivo era bloccare la politica sociale del Governo. Feijóo – ha commentato – vuole tornare al modello della riforma pensionistica del 2013. E cioè a quella basata sulla precarietà e sui tagli. Dobbiamo rilevare la sua assoluta carenza di patriottismo e il suo desiderio ad un ritorno a quel passato le cui conseguenze siamo riusciti felicemente a superare.

Il presidente del Governo ha assicurato che la riforma del sistema pensionistico garantisce la pace sociale. Poco prima della conferenza stampa, l’Autorità indipendente per la responsabilità fiscale (Airef) aveva presentato un suo rapporto assai critico nei confronti della riforma delle pensioni. L’agenzia sostiene che “peggiorerà la sostenibilità del sistema”. Gli incrementi nei ricavi, a suo giudizio, non saranno sufficienti per assicurarne la copertura. Ovvero, per compensare gli oneri che ne derivano.

Sánchez, pur esprimendo rispetto per il lavoro che svolto dall’Airef, ha preso le distanze dalle conclusioni del dossier presentato. Dopo aver assicurato la solidità dei numeri sui quali il governo ha lavorato, ha commentato:

– Il nostro è stato un lavoro molto discreto che ci ha permesso un accordo vantaggioso per garantire  la dignità delle  pensioni e la sostenibilità del sistema. È stato fatto – ha aggiunto – con un  cambio di paradigma:  non con un aumento dei tagli ma con un aumento delle entrate.

Redazione Madrid

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