MADRID. – “L’acqua è la linfa vitale del nostro mondo, ma viene avvelenata dall’inquinamento e prosciugata dall’uso eccessivo. In questa Giornata mondiale dell’acqua riflettiamo sui nostri ruoli individuali e collettivi per utilizzare e gestire in modo sostenibile la linfa vitale dell’umanità. Agiamo per garantire a tutti un accesso equo all’acqua”.
Questo l’allarme lanciato dal segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, in occasione della conferenza sull’acqua che si tiene da oggi fino al 24 marzo a New York. In questa occasione le Nazioni Unite hanno presentato un rapporto in base al quale circa due miliardi di persone non hanno accesso ad acqua potabile sicura, mentre 3,6 miliardi non lo hanno a servizi sanitari affidabili.
“La scarsità di acqua sta diventando endemica” sottolinea ancora il rapporto, osservando come l’uso di acqua sia aumentato a livello globale di circa l’1% annuo negli ultimi 40 anni e dovrebbe mantenere un trend di crescita simile fino al 2050.
L’appello del Papa: “Basta sprechi”
“I disastri legati all’acqua sono più che raddoppiati nell’ultimo decennio – sottolinea ancora Guterres – E i paesi meno in grado di resistere sono i più colpiti. Abbiamo bisogno di azione e ne abbiamo bisogno ora. Rafforziamo la capacità dei sistemi di allerta precoce, delle comunità e dei paesi di resistere ai disastri naturali”.
“Prego per il buon esito dei lavori e auspico che l’importante evento possa accelerare le iniziative in favore di quanti soffrono la scarsità di acqua, di questo bene primario” ha detto Papa Francesco al termine dell’udienza generale, aggiungendo: “L’acqua non può essere oggetto di sprechi, abusi o motivo di guerre, ma va preservata a beneficio nostro e delle generazioni future”.
(Redazione/9colonne)