Onu, l’ultimo rapporto sul clima è un grido d’allarme: “Agire ora”

Studenti a Torino durante la manifestazione Fridays For Future per il clima.
Studenti a Torino durante la manifestazione Fridays For Future per il clima. Immagi8ne d'archivio.ANSA/ ALESSANDRO DI MARCO

MADRID. – Ultimo avvertimento per la crisi climatica. Lo lancia oggi l’Ipcc, l’Intergovernmental panel sul climate change delle Nazioni Unite, avvertendo per l’ennesima volta che l’aumento delle emissioni di gas serra sta spingendo il mondo sull’orlo di un danno irrevocabile, che solo un’azione rapida e drastica può evitare.

Il think tank dei principali scienziati del clima del mondo ha presentato oggi la parte finale del suo gigantesco sesto rapporto di valutazione, un lavoro durato otto anni e lungo migliaia di pagine, riducibili a un singolo messaggio: bisogna agire ora o sarà troppo tardi.

Secondo il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, si tratta di “un chiaro appello ad accelerare in modo massiccio gli sforzi per il clima da parte di ogni paese, settore e in ogni periodo di tempo. Il nostro mondo ha bisogno di un’azione per il clima su tutti i fronti: tutto, ovunque, tutto in una volta”.

Secondo l’Ipcc, nonostante la devastazione che è già stata inflitta a numerose fasce del mondo, a causa dell’intensificarsi di eventi meteorologici estremi ondate di caldo, siccità e inondazioni, milioni di persone che affrontano la fame e “perdite sempre più irreversibili” in ecosistemi vitali, il mondo ha ancora una possibilità di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5°C sopra i livelli preindustriali, la soglia oltre la quale i cambiamenti climatici, secondo gli scienziati, diverrebbero irreversibili e disastrosi.

Per un futuro sostenibile

Per Hoesung Lee, presidente dell’IPCC, “questo rapporto di sintesi sottolinea l’urgenza di intraprendere azioni più ambiziose e dimostra che, se agiamo ora, possiamo ancora garantire un futuro vivibile e sostenibile per tutti”. Le temperature sono infatti al momento di circa 1,1°C superiori ai livelli preindustriali, secondo i dati del panel: se si riesce a raggiungere il picco delle emissioni di gas serra il prima possibile e a ridurle rapidamente negli anni successivi, potrebbe essere ancora possibile evitare le peggiori devastazioni che seguirebbero a un aumento di 1,5 °C.

Guterres ha invitato i governi a intraprendere azioni drastiche per ridurre le emissioni, investendo in energie rinnovabili e tecnologia a basse emissioni di carbonio. Un ammonimento rivolto soprattutto ai paesi più ricchi, “devono cercare di raggiungere zero emissioni nette di gas serra il più vicino possibile al 2040” piuttosto che aspettare la scadenza del 2050, la deadline fissata dalle Nazioni Unite.

(Redazione/9colonne)