Spagna, Isabel Rodríguez: “Feijóo ha legato il proprio futuro politico all’ultra-destra”

La ministra de Políticas Territoriales y portavoz del Gobierno, Isabel Rodríguez

MADRID — Un attacco diretto agli avversari più minacciosi. È questa la strategia scelta dal governo di Pedro Sánchez per rispondere alla mozione sfiducia presentata contro il premier dal partito ultraconservatore Vox, la quale verrà discussa e votata tra domani e mercoledì presso il Congresso dei Deputati. Dalla Moncloa, si sono infatti intensificate offensive dialettiche rivolte più verso il Partito Popolare (PP) che contro la formazione di Santiago Abascal: il rimprovero principale è legato al fatto che la prima forza politica dell’opposizione ha annunciato l’astensione e non un voto contrario, come invece fu scelto nel 2020 quando lo stesso Vox aveva già tentato di rovesciare il governo Sánchez con lo stesso metodo. “Il signor Feijóo sta legando il proprio futuro politico al’ultradestra”, ha commentato oggi la portavoce dell’esecutivo, Isabel Rodríguez, in riferimento al leader del PP.

Abascal e i suoi non hanno raccolto sinora adesioni sufficienti per far prosperare la propria iniziativa parlamentare: avrebbero bisogno di almeno 176 voti favorevoli, ma possono contare con certezza solo sul “sì” dei 52 deputati che conformano il gruppo politico di Vox nel Congresso. A questi, si dovrebbero aggiungere circa 88 astensioni, tutti provenienti dai banchi dei popolari.

“L’unica mozione di sfiducia viabile può essere nelle urne”, ha ribadito oggi Cuca Gamarra, segretaria generale del PP, che ha poi chiesto di materializzare tale scenario “il prossimo 28 maggio”, quando sono previste elezioni regionali e comunali in quasi tutta la Spagna. “Ma di motivi validi per sfiduciare Sánchez ce ne sono moltissimi”, ha aggiunto.

L’orientamento di voto per cui ha optato il PP guidato da Alberto Núñex Feijóo, tuttavia, non è quello scelto in un contesto simile dalla stessa formazione quando a suo capo c’era Pablo Casado, nel 2020. Allora, i deputati popolari votarono no. La differenza è che, in questo caso, il candidato proposto da Vox per la mozione è Ramón Tamames, che non fa parte del partito, mentre tre anni fa fu Santiago Abascal stesso.

“Il Partito Popolare si asterrà e non si opporrà alla mozione, è questa è una novità”, ha sottolineato oggi Isabel Rodríguez. “E questo è importante, visto che è la decisione di un qualcuno che si è descritto come un moderato”, ha aggiunto in riferimento a Feijóo. Un messaggio che appare come un tentativo da parte del governo di ribaltere gli obiettivi della mozione, quando anche l’orizzonte delle elezioni generali dista ormai meno di nove mesi. “Questa mozione di sfiducia è come la firma di un contratto matrimoniale tra destra ed estrema destra, i due partiti si stanno stringendo a vicenda le mani”.

Stando alla portavoce del governo, il dibattito sull’iniziativa presentata da Vox permetterà di confrontare il modello “di progresso” promosso dall’esecutivo con quello di chi “mette in discussione servizi pubblici e passi avanti in quanto a diritti e libertà, in particolare delle donne”. Oggi, media del calibro de El País ed El Mundo hanno pubblicato che a controbattere agli argomenti di Tamames nel Congresso saranno Sánchez e la vicepremier Yolanda Díaz, circostanza che Rodríguez ha evitato di confermare o smentire.

Redazione Madrid

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