Spagna, la mozione di Vox andrà al Congresso il 21 e il 22 marzo

Cortesia di Vox
Cortesia di Vox

MADRID — Ora c’è la data ufficiale: la mozione di sfiducia al premier spagnolo Pedro Sánchez presentata da Vox sarà discussa e votata in Parlamento i prossimi 21 e 22 marzo. L’annuncio è arrivato dalla presidente del Congresso dei Deputati, Meritxell Batet. “Si inizierà la mattina di martedì 21”, ha affermato ai cronisti. “I partiti politici che non voteranno a favore vorranno dire che stanno dalla parte di Sánchez”, sostiene il partito proponente dell’iniziativa, che sinora non ha incassato nessun appoggio esplicito alla mozione da parte di altre formazioni.

Le aspettative sul momento preciso e sulle modalità di discussione della richiesta di Vox di far decadere il governo attuale stavano crescendo giorno dopo giorno. Anche se, almeno per ora, non si intravedono all’orizzonte possibilità che l’iniziativa prosperi. E così, tra gli avversari del partito ultraconservatore non manca chi l’ha definita come una “perdita di tempo”. Altri, invece, credono che costituirà un’opportunità per presentare programmi politici alternativi a quello degli ultraconservatori.

Come già noto, a presentare la mozione al Congresso sarà l’89enne economista Ramón Tamames, scelto dal partito di Santiago Abascal come candidato per sostituire Sánchez. Stando a Europa Press, Batet gli ha assicurato massima flessibilità per scegliere da che punto del Congresso pronunciare il proprio discorso.

La formazione ultraconservatrice ha giustificato la presentazione della mozione come risposta necessaria alla volontà della “maggioranza sociale” degli spagnoli, che è quella di “cacciare Sánchez”, che è considerato “un autocrate”. Tamames, da parte sua, ha rivendicato in dichiarazioni a media la propria indipendenza rispetto al partito e ha assicurato di aver avuto garanzia di “libertà” nell’affrontare le questioni che ritterrà opportune. “Non ho mai votato Vox. In futuro, vedremo”, ha dichiarato Tamames in un’intervista pubblicata oggi da El Mundo. 

Sinora, nessuno dei principali partiti ha manifestato la volontà di appoggiare la mozione di Vox. Il Partito Popolare (PP) ha fatto sapere che la direzione del proprio voto sarà l’astensione. Una decisione diversa da quella assunta dalla formazione nel caso della prima mozione di censura presentata da Vox contro Sánchez, nel 202: il leader popolare di allora, Pablo Casado, scelse infatti il no.

Questa discrepanza ha portato ad aspre critiche al PP e al suo attuale presidente Alberto Núñez Feijóo da parte del Partito Socialista. “Questo cambio di posizione è sorprendente”, ha detto oggi la portavoce socialista e ministra dell’Educazione Pilar Alegría, “costituisce un chiaro avvicinamento all’ultra-destra”.

Vox avrebbe bisogno di 176 voti favorevoli per veder prosperare la propria mozione; al momento può contare solo sui 52 “sì” dei propri deputati.

Redazione Madrid

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